Raggi-Zingaretti, dialogo per Roma
I temi sul tavolo: rifiuti, trasporti e sanità. Pisana, non convince l’ipotesi dimissioni di massa
È emersa la disponibilità a collaborare su alcuni temi (trasporti, rifiuti, sanità) nell’incontro di ieri tra la sindaca Raggi e il governatore del Lazio Zingaretti. Nel frattempo, in Regione non sembra riscuotere consensi l’appello di Pirozzi a sfiduciare in blocco il presidente dal notaio. Si delinea, piuttosto, il dialogo con il M5S che indica nel consiglio l’organismo deputato a votare l’eventuale sfiducia.
«La stretta di mano? Va bene così», dice Raggi respingendo con un sorriso la richiesta formulata dai fotografi di dare un’immagine alla riconciliazione con il presidente della Regione appena rieletto, Nicola Zingaretti, dopo mesi e mesi di polemiche e, soprattutto, questioni rimaste in sospeso.
Ieri mattina erano entrambi in Campidoglio per l’atteso vertice post-elettorale. Sindaca e governatore seduti ai lati dello stesso divanetto per provare a tirare una riga sul passato e ripartire. Segnale di un clima diverso, dettato dai nuovi equilibri che si sono creati dopo il 4 marzo e che mettono, diciamo, Raggi e Zingaretti per la prima volta dalla stessa parte. «Abbiamo parlato di alcune questioni su cui possiamo trovare convergenze tematiche, che ritengo possano essere utili tanto a Roma quanto alla Regione», dichiara Raggi incontrando i giornalisti in Aula Giulio Cesare. «Un’occasione per ripartire, di confronto su temi che ora hanno bisogno di una collaborazione più stringente. C’è stata un’ottima sinergia nella volontà di provare a farlo insieme e superare i rischi di immobilismo», aggiunge Zingaretti.
Del resto la sindaca ha visto trionfare il suo M5S su scala nazionale, ma calare il suo consenso nella città che amministra; mentre il governatore ha vinto le sue corse (alla Regione e anche nel Pd), però non ha la maggioranza in Consiglio e potrebbe aver bisogno di una stampella a Cinque Stelle. Entrambi, insomma, hanno bisogno di fare, e fare bene, per dare forza alla rispettiva leadership. Così, da una convergenza di esigenze, nasce una sinergia sui temi: rifiuti, trasporti, sanità, urbanistica, commercio, argomenti sui quali adesso si dialoga nella teoria e, tra un po’, anche nella pratica. I tecnici si occuperanno del merito delle questioni, dagli impianti del ciclo dei rifiuti, alle ferrovie concesse, al futuro dell’ospedale Forlanini, al fuggi fuggi dalla Capitale delle aziende in crisi. Sindaca e governatore, intanto, hanno già stabilito il metodo: il mese prossimo, appena il Comune avrà ratificato la nuova macrostruttura e la Regione avrà insediato Consiglio e completato il quadro di cariche e commissioni, si attiverà un canale Comune Regione tra assessori al Bilancio e capi gabinetto. Sul nuovo tavolo finiranno le questioni che in questi mesi sono rimaste sospese, stavolta con possibilità reali di soluzione: Raggi ha chiesto di «scongelare»
Le proposte Il Comune ha chiesto una evoluzione delle Fs Roma-Lido e Roma-Giardinetti
la pratica dei due impianti di compostaggio - uno a Cesano-Osteria Nuova e l’altro a Casal Selce -, fondi per i trasporti e, cavalcando un’idea pre-elettorale della ex nemica Roberta Lombardi, chiesto un’evoluzione (una cessione?) delle ferrovie concesse (Roma-Lido e Roma Giardinetti, quest’ultima con possibile prolungamento a Tor Vergata). E anche Zingaretti ha fornito le sue coordinate - sblocco della «Palestra della Legalità» a Ostia e del Forlanini - per poi sottolineare «le volontà di due amministrazioni di lavorare insieme per risolvere i problemi dei cittadini: su questo, mi permetto di sottolineare, c’è un’assoluta e vera convergenza». Adesso sì, forse.