CITTADINI, ADOTTATE UNA BUCA
Su, cittadini: basta lamentarsi. Prendete esempio dai valorosi abitanti della Cassia e fate l’unica cosa che si può fare: adottate una buca. Ognuno scelga la sua, quella che gli è più cara, dove magari è caduto col motorino, oppure quella che ogni volta, tornando a casa, attenta alle vostre protrusioni lombari, oppure ancora quella che andando al lavoro vi invoglierebbe a infilarvi lì dentro, nelle sue aspre profondità, e buonanotte ufficio. Vi chiederete: e come si adotta una buca? Sulla Cassia, i valorosi le hanno colmate di terriccio piantandovi tulipani gialli e rossi. Ma l’adozione può avvenire in molti modi: chiamando un artista e facendogli realizzare istallazioni dentro e intorno. Oppure staccionandola e posando piccoli rampicanti. O ancora favorendo la crescita di un piccolo prato all’inglese intorno al quale disporre un paio di panchine dove passare ore comodamente seduti, con un giornale in mano, «contro il logorio della vita moderna». Le più lunghe, tanto somiglianti ai canyon, si possono decorare con pupazzetti di indiani e cow boy, trasformandole in un delizioso svago per bambini.
Le buche, diciamocelo, se non le vedete soltanto come un insopportabile disagio, possono essere una notevole occasione di socialità creativa. Certo, sarebbe meglio che il Comune le chiudesse rapidamente, ma nella vita non si può avere tutto. Quindi, date fondo alla vostra creatività e cominciate. Roma aspetta impaziente.