Cala la Tari. Di due euro all’anno
Deciso dal Campidoglio. Saltano le esenzioni per le scuole private. La sindaca: chi inquina paga di più Mini riduzione per la tassa sui rifiuti. Comunque dev’essere versata anche sulle case vuote
La diminuzione della Tari, la tariffa sui rifiuti nel 2018 sarà del 0,73% per le famiglie (in pratica uno sconto di 2,5 euro per un nucleo di 4 persone che vive in 70 metri quadrati) e dello 0,93% per negozi e imprese. Ma nel 2017 lo sgravio era stato dell’ 1,6%. In ogni caso ieri la giunta comunale, guidata da Virginia Raggi, ha approvato tre delibere, una per il nuovo regolamento della Tari e due per la raccolta e gestione dei rifiuti da parte di Ama con la novità delle riscossione che torna al Campidoglio (coadiuvato da Aequa Roma) e non più dall’Agenzie delle Entrate. Ma dal Pd attaccano: «La riduzione era già prevista dal piano 2015-2018 della precedente amministrazione». Per il Codacons «è uno sconto ridicolo».
Nel 2018 la Tari, la tariffa sui rifiuti legata ai costi di raccolta e smaltimento di Ama, diminuirà per le famiglie dello 0,73%, mentre per le utenze commerciali e gli uffici lo sconto sarà del 0,93%.
Ma nel 2017 la diminuzione era stata dell’ 1,6%, è scritto sul sito di Ama e nella semestrale di Bilancio 2017 online. In pratica quest’anno una famiglia di 4 persone che vive in 70 metri quadrati risparmierà 2,5 euro su una tassa di 273 (il calcolo si può effettuare sul sito dell’azienda di proprietà del Comune), mentre l’anno scorso aveva risparmiato circa 4 euro rispetto al 2016. In ogni caso ieri sono state approvate tre delibere dalla giunta di Virginia Raggi, una sul nuovo Regolamento della tariffa e altre due che pianificano organizzazione e gestione dei rifiuti da parte del Campidoglio.
«È un risultato frutto dell’opera di contrasto all’evasione che ci ha condotto a individuare 50.000 utenze fantasma — ha annunciato ieri la sindaca —. Inoltre eliminiamo una serie di privilegi concessi in passato dalla politica e, per la prima volta, cominciamo a introdurre il principio del “chi inquina paga”: vengono previste agevolazioni per chi riduce i rifiuti prodotti e incrementa la differenziata, gettando le basi per l’applicazione futura della tariffa puntuale commisurata alla effettiva produzione di rifiuti». Infatti pagheranno la Tari pure i proprietari di case vuote e sono previsti aumenti per le scuole private che prima beneficiavano di sconti.
Ma dal Pd le consigliere Valeria Baglio e Ilaria Piccolo attaccano: «La riduzione della Tari annunciata dal Campidoglio è la scoperta dell’acqua calda. Era già prevista per il triennio 2015-2018 ed era stata attuata dall’amministrazione di centrosinistra, che la ridusse dell’1,5%».
E anche il Codacons, l’associazione dei consumatori, ha criticato la delibera definendola «ridicola»: secondo il presidente Carlo Rienzi «di fronte ai problemi cronici nella raccolta dei rifiuti in città e all’emergenza spazzatura che ancora oggi assilla numerosi quartieri, una riduzione così risicata non appare accettabile». E inoltre: «I disservizi a danno dei cittadini in raccolta e gestione dei rifiuti dovrebbero portare ad un abbattimento della Tari dell’80% aggiunge - come prevede la legge».
Intanto Raggi ieri ha parlato anche dell’incremento della raccolta differenziata, che negli ultimi due anni non ha avuto utenze in più. E l’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, ha illustrato «la riforma delle riscossioni, compreso il contributo di soggiorno, che consisterà nel ritiro degli affidamenti all’Agenzia Entrate (ex Equitalia ndr) a favore di Aequa Roma». Il gettito della Tari per il 2017 dichiarato ieri dal Campidoglio sarà di 771 milioni, mentre nel 2016 era stato di 718 milioni. Dal Comune promettono la prosecuzione dei censimenti degli utenti, la lotta all’evasione e l’adozione del principio di «chi inquina paga».
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