«Siamo noi, Pischelli in cammino e vogliamo di nuovo l’Interrail»
L’associazione raccoglie 6.000 studenti. Parla il fondatore
Studente al quarto anno all’Istituto tecnico commerciale Ambrosoli di Roma, nato a Bari da genitori che non gli hanno infuso alcuna passione politica o sindacale, Federico Lo Buono, 17 anni compiuti, potrebbe essere definito un millennial pasionario, ma il suo obiettivo non è tanto entrare nel mondo politico, quanto creare insieme ai suoi coetanei una rete di opportunità.
Il nome della rete che hanno costituito è evocativo, e molto romano: «Pischelli in cammino».
«Abbiamo fondato quest’associazione», racconta Federico, «per avvicinare i ragazzi al mondo della politica. Oggi siamo 6000 e tra di noi ci sono studenti del Mamiani, del Talete e di molte altre scuole superiori romane: attraverso la nostra pagina Facebook -Pischelli in cammino - siamo seguiti da 16.000 persone, soprattutto giovani sotto i 25 anni, di tutta Italia. La nostra community ha ricevuropei to una enormità di condivisioni e disponibilità a dare una mano: adesso ci riuniamo al Talent Garden di Roma, luogo di aggregazione di idee dove nascono start-up innovative, alcune fatte da miei quasi coetanei».
Quali sono le vostre proposte?
«Noi vorremmo poter pagare con il Bonus 18 l’Interrail. Ovvero il biglietto ferroviario che consente la libera circolazione all’interno dei Paesi Eu- nell’arco di un mese. Si parla di Europa senza però conoscerla, molti studenti non hanno disponibilità economica e allora chiediamo di avere l’opportunità di viaggiare e confrontarci fra noi, per conoscere nuove culture, ed il treno è sinonimo di una società libera e senza confini. In passato il progetto funzionava, ma non c’erano più i soldi stanziati dalla Comunità Europea, e così abbiamo avuto l’idea di proporre la cifra di
Abbiamo fondato l’associazione per avvicinare i ragazzi alla politica. Attraverso la nostra pagina Facebook siamo seguiti da 16.000 persone di tutta Italia
300 euro che rientra nel budget dei 500 euro l’anno a noi riservato, nella legge sulla Buona Scuola (l’Unione Europea intanto sta per mettere a disposizione, con un concorso, 20-30 mila biglietti, ndr)».
Come vi finanziate?
«Noi non possiamo raccogliere fondi ma accettiamo di buon grado le donazioni: abbiamo avuto il finanziamento per le nostre magliette, compreso il grafico per il logo e per un evento presso la Casa del Cinema perché stavamo simpatici al direttore».
E tu cosa vorresti fare da grande?
«Il giornalista. Ho già un mio blog che si chiama “Breaking Tech” e adesso mi è stato assegnato un finanziamento da Cisco System. Vorrei che fosse chiaro che la nostra non è affatto una generazione vuota e senza ideali, che si dedica solo ai videogames. Abbiamo tanta voglia di fare, e crediamo, nonostante tutto, in un futuro migliore».