«Foro Romano gratis? Non ora»
La direttrice del Colosseo mette in ghiacciaia il progetto del Comune per il «Central Park»
Il direttore del Parco archeologico del Colosseo, Alfonsina Russo, è molto preoccupata per «un eventuale eccesso di visitatori nell’area molto delicata del Foro Romano». Viene così frenato l’entusiasmo del Campidoglio che invece voleva creare un Central Park di Roma e rendere gratuita l’area monumentale. L’idea era stata lanciata a inizio febbraio da Luca Bergamo, vicesindaco con delega alla Cultura.
Il Central Park di Roma, per ora, dovrà aspettare. È Alfonsina Russo, direttore del Parco archeologico del Colosseo, a frenare l’entusiasmo del Campidoglio che vuole rendere gratuita l’area del Foro Romano. Un eccesso di visitatori e monumenti delicati, è questo il binomio che fa tentennare la dirigente del Mibact, il ministero dei Beni culturali. L’idea era stata lanciata a inizio febbraio da Luca Bergamo, vicesindaco con delega alla Cultura, e prevedeva la creazione di un’ampia area archeologica senza biglietti di ingresso. Un esperimento già tentato in passato, all’epoca della giunta Veltroni. Escludendo il Colosseo e il Palatino, l’iniziativa puntava a unire i siti principali del cuore della Capitale – tra l’Aventino, le Terme di Caracalla fino appunto ai Fori – in un unico pacchetto a disposizione delle visite di romani e turisti, creando così quello che il Comune aveva ribattezzato il Central Park capitolino. A immagine, insomma, del parco che sorge nel bel mezzo di New York. Un sogno un po’ «problematico» però, come lo ha definito la Russo.
Impossibile il confronto con l’area verde di Manhattan, visto che quello di Roma è «un parco ricco di monumenti che hanno bisogno di manutenzione, delicati, che necessitano di un’attenzione particolare, restauri e cura». Cultura libera per tutti volentieri, senza però eventuali danni collaterali. Il Campidoglio aveva lanciato il progetto anche grazie agli ottimi risultati ottenuti nelle domeniche a ingresso gratuito nelle aree archeologiche, concordate sempre con il Ministero: record per il Capodanno del 2017 con oltre 35mila persone in fila solo per la passeggiata congiunta dal Foro Romano ai Fori Imperiali. Boom di visitatori che si confermano ad ogni iniziativa, ma che rappresentano anche un problema di gestione per Sovrintendenza e addetti ai lavori. «Si vede anche nelle domeniche gratuite, quando i Fori sono aperti e collegati: - ha precisato appunto la sua opposizione la direttrice del parco del Colosseo – certo c’è fame di cultura ma con questo numero massiccio di visitatori poi abbiamo dei problemi». Il programma dell’assessore Bergamo – come ripeteva a febbraio – era di sottoporre il progetto al futuro ministro della Cultura (da nominare dopo le elezioni politiche del 4 marzo). Progetto già anticipato all’ex titolare del Dicastero Dario Franceschini che, in realtà, aveva parlato di un «tavolo offerto al Campidoglio» rimasto però «senza risposta». Era stato anche annunciato un incontro a breve, insieme alla sindaca Raggi, con la direzione del Parco archeologico del Colosseo. Una riunione che la Russo si augura come «imminente», parlando al momento di soli contatti telefonici: il tavolo tecnico, sulla carta, sarebbe in programma proprio nelle prossime settimane. Intanto, ha annunciato la direttrice, riaprono al pubblico sette luoghi unici: Santa Maria Antiqua, il Criptoportico Neroniano, il Tempio di Romolo, la Casa di Augusto, la Casa di Livia, il Museo Palatino e l’Aula Isiaca. Per creare il futuro «central archeo-park» della Capitale invece, la strada sembra più tortuosa.
Riunione con la sindaca Raggi? Mi auguro sia imminente «Problematico» Il sogno di creare una sorta di Central Park romano? Bello ma «problematico»