Estrazioni a sorte per trovare idee
Via libera dall’Aula del Comune alla convenzione per la riqualificazione. Ma Grancio (M5S) non la vota
Approvata la nuova convenzione su piazza dei Navigatori, che prevede il versamento al Comune di 16 milioni e 800 mila euro di oneri destinati alle opere pubbliche. Su come investirli, il M5S pensa di coinvolgere i cittadini dell’VIII Municipio, estratti a sorte.
Approvata tra le polemiche, con 24 voti a favore e 5 contrari, la nuova convenzione su piazza dei Navigatori. Nell’illustrare la delibera l’assessore all’Urbanistica, Luca Montuori rivendica: «È la prima volta che il Comune si interpone al fallimento di un’impresa e ottiene 16 milioni e 800 mila euro in contanti per le opere pubbliche, corrisposti contestualmente alla firma dell’accordo». La consigliera M5S Cristina Grancio, già in rotta di collisione con i colleghi di maggioranza, esce dall’aula poco prima del voto, mentre dal pubblico si leva la protesta di un gruppo di residenti.
La seduta, dopo il primo appello andato a vuoto, si apre con la decisione di invertire l’ordine dei lavori, comunicata dal presidente del Consiglio, Marcello De Vito: «un blitz», accusa la capogruppo dem Michela Di Biase, per non permettere ai cittadini di partecipare alla discussione. Ma ecco che, informati in extremis, arrivano i contestatori. La Grancio entra trafelata e, dopo un lungo conciliabolo con le opposizioni, presenta una questione pregiudiziale. La seconda è a firma di Stefano Fassina (Sinistra per Roma) che ricorda: «Su due particelle immobiliari è ancora in atto un contenzioso civile. L’incertezza sulla titolarità della proprietà potrebbe compromettere la realizzazione delle opere pubbliche». Entrambe vengono respinte. Nel frattempo il pentastellato Angelo Sturni, tra i principali artefici del nuovo Statuto di Roma Capitale, sottopone all’assemblea un ordine del giorno per coinvolgere i cittadini dell’VIII Municipio nella decisione su come investire sul territorio i 16 milioni e 800 mila euro versati dai costruttori. Se non fosse che gli stakeholder, in numero ancora indefinito, dovrebbero essere estratti a sorte con assemblee pubbliche. Step successivo, il voto online sul sito del Comune esteso a tutti i residenti dell’VIII. Nuovo affondo di Fassina:
È la prima volta: Roma si interpone al fallimento di un’impresa e ottiene 16 milioni Luca Montuori
«Altro che partecipazione, questa è demagogia». Rilancia Andrea De Priamo (FdI): «Giocate a sperimentare i processi partecipativi sulla pelle dei cittadini». Ma Pietro Calabrese, tra i grillini che più hanno seguito la vicenda di piazza dei Navigatori, difende la scelta: «Un risultato storico l’aver piegato i privati a pagare quanto dovuto. Oggi abbiamo una nuova delibera con 31 milioni di opere pubbliche».