Uccelliere e Fontana, la rinascita degli Horti Farnesiani
Palatino, restaurate Fontana e Uccelliere. In mostra la storia dei celebri giardini
Restauro terminato. E da ieri sul colle Palatino sono tornate accessibili al pubblico le Uccelliere Farnese e il Teatro del Fontanone, parte del più ampio complesso degli Horti Farnesiani, meraviglioso giardino voluto dal cardinal Alessandro nel XVI secolo. Una mostra ne racconta la storia.
Il lusso e l’eleganza al tempo dei Farnese, dinastia estinta con Elisabetta, andata sposa al re Filippo V di Spagna: un’idea di quella magnificenza ce la si può fare visitando quanto resta — non poco — dei celebri Horti Farnesiani, splendidi e un tempo lussureggianti giardini sorti sulle rovine del Palatino nel Cinquecento per volontà del Gran Cardinale, Alessandro, eletto a 14 anni, figlio di un figlio di un papa, Paolo III.
Ieri degli Horti — uno dei primi orti botanici al mondo — è stato presentato il restauro, un complesso intervento che dura da anni (finanziato con fondi dello Stato, del World Monuments Fund, di American Express e altri) e che durerà ancora. Recuperate intanto le Uccelliere affacciate sui Fori, dove ai tempi della dinastia svolazzavano specie rare ed esotiche sotto grandi reti a pagoda, poi trasformate a inizi Novecento in abitazione privata per l’archeologo Giacomo Boni e infine abbandonate per decenni.
E dopo un medesimo, prolungato stato di abbandono, sono state recuperate anche le rampe e il Teatro del Fontanone, liberato dalle superfetazioni ottocentesche e restituito ai giochi d’acqua e al suo aspetto originario con vasche sovrapposte. Manca ancora all’appello il Ninfeo della Pioggia (nel frattempo messo in sicurezza) e comunque aperto in questi giorni, animato da una proiezione multimediale che ricostruisce scenograficamente pitture, statue e ornamenti di questo spazio di raffinatissima ricreazione. A presentare queste prime tappe di fine-lavori, ieri, il direttore del Parco archeologico Colosseo, Alfonsina Russo, e Giuseppe Morganti, curatore della mostra Il Palatino e il suo giardino segreto. Nel fascino degli Horti Farnesiani, parte integrante del piano di recupero. Fino al 28 ottobre, nelle Uccelliere ritrovate e aperte al pubblico sono infatti esposti due prestiti speciali: due statue originali che un tempo si trovavano proprio nel giardino sul colle Palatino e oggi prove- nienti dal Museo archeologico nazionale di Napoli. Qui si trova infatti la prestigiosa collezione Farnese di sculture antiche, giunta in eredità ai Borbone tramite Elisabetta, duchessa di Parma, regina di Spagna moglie di Filippo V, madre di Carlo III sovrano (anche) di Napoli e ultima Farnese. Si tratta del Barbaro
inginocchiato in nero antico e pavonazzetto (al tempo usato come portavaso!) e della Iside
Fortuna in marmo bigio morato, che decorava una delle nicchie delle scalee laterali.
Parte della mostra anche la pannellistica che lungo l’itinerario appena riaperto (e potenziato con allori, tassi, agrumi e rose damascene) ricorda al visitatore la millenaria storia di questa parte della acropoli di Roma: storia archeologica, sì, ma anche medievale e d’età rinascimentale-barocca.