In Centro è «green zone»
Fino alle 13 di domani il centro e le zone di Montecitorio e Palazzo Madama saranno supervigilate per le elezioni dei presidenti di Camera e Senato. Centinaia di uomini in campo, anche dei reparti antiterrorismo, nella «green zone» stabilita dalla Questura. Si temono atti dimostrativi e proteste.
Da piazza del Popolo a piazza Venezia, e poi fino al Viminale e Santa Maria Maggiore da una parte, al Teatro Marcello da quella opposta, e ancora il lungotevere. Un’ampia zona verde entrata in vigore ieri alle 19 e valida fino alle 13 di domani per assicurare la massima vigilanza a Montecitorio e Palazzo Madama in occasione delle prime sedute per le elezioni dei nuovi presidenti. La giornata clou è oggi, con centinaia di uomini in divisa impegnati già dalla scorsa notte a presidiare i varchi. Il piano messo a punto dalla Questura prevede il divieto di manifestazioni all’interno della «green zone». In particolare da San Vitale è stato spiegato che gli obiettivi di questi servizi straordinari sono tre: «Evitare azioni di disturbo al regolare insediamento delle Camere, prevenire azioni isolate anche di tipo dimostrativo ed elevare gli standard di sicurezza antiterrorismo». In campo anche le unità speciali di pronto intervento della polizia e dei carabinieri, molti in tenuta antisommossa. Un appuntamento delicato per il quale, dicono in Questura, sono state messe a sistema «tutte le telecamere esistenti», in collegamento con la Sala operativa per «monitorare costantemente la situazione».