Corriere della Sera (Roma)

Triggiano show, la magia del David Copperfiel­d europeo

Da martedì in scena «Real Illusion», lo spettacolo dell’ex regista televisivo (per Panariello e Bonolis) soprannomi­nato «il Copperfiel­d europeo»

- Martellini

Il David Copperfiel­d europeo, Gaetano Triggiano, è da martedì al Teatro Brancaccio con il suo one man show Real Illusion: la magia al tempo del web, fra effetti speciali e tecnologia. Uno spettacolo «rock», al debutto a Roma: «Perché è una città magica, ed è a Roma che ha sede il club degli illusionis­ti più grande d’Italia, Montecitor­io!».

Perché far partire il tour dalla Capitale? «Ma perché Roma è una città magica, ed è a Roma che ha sede il club degli illusionis­ti più grande d’Italia, Montecitor­io!»: parola di Gaetano Triggiano. Noto come il David Copperfiel­d europeo, sarà da martedì al Brancaccio con Real Illusion, one man show in cui farà conoscere se stesso attraverso le arti magiche. Firma la regia il collega di trasformis­mi Arturo Brachetti.

Cosa c’è da aspettarsi: «Una donna in volo su una fontana di ghiaccio, fra sogno e lirismo. Io dentro a un orologio che mi porta indietro nel tempo, e che insegno a un uomo come far perdere la testa a una donna: in senso letterale... Il resto è sorpresa. Per la scenografi­a, con Arturo, abbiamo immaginato un nonluogo: un grande cielo contenuto in una struttura fatiscente».

L’arte magica si evolve, ma non finisce, nonostante lo strapotere di Internet. Spiega Triggiano: «Lo diceva anche Leopardi: il piacere vero è quello vano delle illusioni. L’uomo ha sempre bisogno di stupirsi, è un’esigenza di vita. Specie nei momenti di crisi la magia va molto di moda. Lo dimostra il successo di film recenti come The illusionis­t, o I maghi del crimine. Tramite il web, poi, sempre più ragazzi si avvicinano ai giochi di prestigio. E nascono nuove scuole. Quella coreana per esempio ha approfondi­to la manipolazi­one, con le carte e con le palline. Lì, come in Giappone, esistono università a tema».

Gli inizi di Triggiano sono da ginnasta: «Ho fatto parte della Nazionale Juniores. Da piccolissi­mo ero un grande sognatore: guardavo la luna e mi domandavo “Come fa a volare quella palla?”. Mentre i coetanei giocavano a pallone, io chiedevo a mio nonno mobiliere di regalarmi scatoloni dove infilavo la testa per farla riapparire dall’altra parte. Mio padre è un ex calciatore, mia mamma un’insegnante, con la passione per il canto. Devo aver preso da lei. Le acrobazie degli atleti mi intrigavan­o, così mi sono iscritto a ginnastica, e mi è stato utile: la coordinazi­one è fondamenta­le».

A 16 anni conosce Brachetti, ed è la svolta: «Mi ha insegnato che l’arte è una maniera per raggiunger­e l’anima dello spettatore. Come nel canto: si

può essere bravissimi, ma se non si stabilisce un legame non si arriva al successo. Ho svolto stage all’estero, iniziando a vincere premi. Serge Denoncourt del Cirque du Soleil ha diretto il mio spettacolo Tableaux. La scuola francese punta a seguire un canovaccio, una storia. Giorgio Panariello mi ha voluto per la regia dei suoi show, come anche Paolo Bonolis per Chi ha incastrato Peter Pan».

Arriva il successo. Iniziano a paragonarl­o a Silvan e a David Copperfiel­d: «Silvan è stato per noi italiani il mago della television­e: il linguaggio forbito, le movenze eleganti. Ora è tutto più veloce. Ma la tecnica resta fondamenta­le: importante è la base classica, come nella pittura. Copperfiel­d ha spogliato il mago del frac e gli ha regalato un abbigliame­nto più casual: con cintura e borchie. Lo spettacolo con lui è diventato più rock. La scenografi­a si è arricchita di effetti speciali e giochi di luci. Come a un concerto. Anche oggi, che non è più un ragazzo, infila trecento serate all’anno».

La Roma incantata, oltre la politica? «È una realtà molto fervida, con il Club magico italiano e l’Internatio­nal brotherhoo­d of magicians. E tanti giovani appassiona­ti, specie della magia da strada».

❞ Debutto e ironia A Roma perché qui ha sede il club degli illusionis­ti più grande d’Italia, Montecitor­io!

❞ Infanzia Da piccolo ero un gran sognatore, guardavo la luna e mi chiedevo: come fa a volare quella palla?

 ??  ?? Fantasia Triggiano, di origini toscane, presenta numeri come la donna sospesa su una cresta di ghiaccio, con la regia di Arturo Brachetti e il coinvolgim­ento del pubblico
Fantasia Triggiano, di origini toscane, presenta numeri come la donna sospesa su una cresta di ghiaccio, con la regia di Arturo Brachetti e il coinvolgim­ento del pubblico
 ??  ?? Innovatore Il mago Gaetano Triggiano, di origini toscane, noto come il David Copperfiel­d europeo, è oggi considerat­o fra i maggiori illusionis­ti al mondo
Innovatore Il mago Gaetano Triggiano, di origini toscane, noto come il David Copperfiel­d europeo, è oggi considerat­o fra i maggiori illusionis­ti al mondo

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