Corriere della Sera (Roma)

QUEI MOTORI SEMPRE ACCESI MA LO SMOG AVVELENA TUTTI

- di Paolo Conti pconti@corriere.it

Caro Conti, tantissimi autisti romani usano tenere il motore della propria auto acceso durante le loro brevi o lunghe soste: autisti privati o di mezzi pubblici, quelli delle forze dell’ordine, per non parlare di taxi e noleggi con Conducente e per non dire dei tanti bisonti sulle nostre strade, cioè i pullman. Il vizio è davvero incivile ancorché vietato dal codice della strada. Secondo lei esiste una autorità in grado di far rispettare la legge e di imporre un comportame­nto non inquinante? Se esiste senz’altro è dormiente: nel caso potrebbe contribuir­e con la sua rubrica a risvegliar­la? Stefania Limiti

L’unico non-potere che ha la nostra rubrica è segnalare i problemi della città. Presto arriverà il caldo e saremo invasi da macchine private e auto blu, taxi e vetture delle forze dell’ordine che tengono i motori accesi anche nelle aree di sosta per azionare l’aria condiziona­ta. Barbara testimonia­nza del totale disinteres­se collettivo per l’inquinamen­to che ci soffoca. I motori inutilment­e accesi rovinano i polmoni di tutti, anche quelli degli autisti e dei loro cari. Ma tutto ciò sembra non avere alcun significat­o. In quanto all’autorità che dovrebbe intervenir­e (i vigili) è la prima a non spegnere motori quando potrebbe.

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