È pace Lotito-Juventus Immobile e Parolo spremuti, Lazio irritata
A volte gli estremi si toccano. Anche quando sono molto estremi, tipo Lazio e Juventus. Questione di interessi comuni e di idee che, improvvisamente, diventano vicine. Dopo le due partite della nazionale, ad esempio, Inzaghi e Allegri si sono posti la medesima domanda: c’era proprio bisogno di spremere così i nostri giocatori, visto che ora ci attende un tour de force senza respiro?
Biancocelesti e bianconeri, assieme alla Roma, sono quelli che avranno più impegni nelle prossime due settimane, tra campionato ed Europa.
Eppure Immobile e Parolo, così come Rugani e De Sciglio, sono stati tra i più spremuti da Di Biagio: due volte titolari contro Argentina e Inghilterra, e almeno ai laziali è stato sottratto qualche minuto di fatica con provvidenziali sostituzioni (a entrambi è stata risparmiata una mezz’ora complessiva, mentre gli juventini si sono fatti 180 minuti filati). Solo il Napoli ha avuto due giocatori utilizzati allo stesso modo, Jorginho e Insigne, ma Sarri le coppe le ha salutate da un po’.
A volte gli estremi si toccano. Lotito e Marotta sono addirittura usciti assieme, quasi a braccetto e colloquiando amabilmente, dalla riunione di Lega martedì, e si sono recati assieme verso Andrea Agnelli che attendeva in macchina. Un contatto nient’affatto casuale, nato attorno alla nuova filosofia che ispira la Lega commissariata da Malagò: meno guerre e più percorsi condivisi.
Così Beppe e Claudio, i grandi duellanti che solo poche settimane fa sono quasi venuti alle mani nel corso di una riunione nella sede di via Rosellini (il d.g. della Juve non aveva digerito una frase del presidente laziale sugli «impiegati» che frequentano la Lega), hanno posto le basi per un rapporto normale, se non collaborativo.
Tutto è cambiato in poche ore, insomma, o quanto meno in poche settimane. E adesso anche eventuali trattative di mercato tra i due club potrebbero partire da basi differenti, dopo gli scontri dell’estate scorsa per Keita. Attenti a Milinkovic-Savic: a Torino lo seguono da sempre.