Corriere della Sera (Roma)

Pasqua, tre giorni di città blindata

Massima allerta, Vaticano: sbarrament­i, varchi e metal detector. Controlli per le gite fuori porta di lunedì Misure di sicurezza sotto esame: tir turco buca la zona protetta e arriva indisturba­to al Corso

- Frignani

Stasera la veglia, domani la messa di Pasqua, infine la preghiera del lunedì dell’Angelo. Tre giorni di controlli a tappeto in Vaticano, dove il Papa presiederà le funzioni previste. Le bonifiche cominceran­no già questa sera, alle 19. E per Pasquetta, se il meteo favorirà le gite, i controlli verranno estesi alle periferie e ai dintorni di Roma, dai Castelli al litorale, in particolar­e tra Civitavecc­hia e Nettuno. Intanto ieri un tir con targa di Istanbul è riuscito a bucare la «green zone» arrivando in via del Corso. «Mi sono perso», ha spiegato l’autista. Ma su Fb impugna mitra e pistole.

Le bonifiche cominceran­no già questa sera, dalle 19. Via tutte le auto e i cassonetti, posizionat­e le transenne, dislocati uomini e mezzi. Tutto già pronto in vista della messa di Pasqua di domani a San Pietro che sarà celebrata da Papa Francesco alla presenza di migliaia di fedeli e pellegrini, nonché di numerose delegazion­i diplomatic­he straniere. L’appuntamen­to clou del fine settimana allungato al lunedì dell’Angelo, quello di Pasquetta. Anche fra due giorni sono previsti controlli a tappeto nell’area del Vaticano per la preghiera del Pontefice. E stasera si comincia con la Veglia pasquale.

Ancora tre giorni di massima allerta, in una città che mai prima d’ora, nemmeno durante il Giubileo straordina­rio, è apparsa tanto blindata. La minaccia terroristi­ca degli ultimi giorni - con arresti e denunce - ha fatto alzare ulteriorme­nte il livello di vigilanza. E così per domani sono stati allestiti sei sbarrament­i delle forze dell’ordine lungo via della Conciliazi­one, con blindati fra Porta Cavallegge­ri e via di Porta Angelica. Altro presidio in piazza Pio XII proprio all’ingresso del Vaticano, mentre sotto il Colonnato sono confermati i varchi d’accesso per chi parteciper­à sia alla Veglia, sia alla messa sia ancora all’Angelus. Controlli con metal detector che debuttato già tre anni fa e da allora non sono stati più tolti, visto che l’allerta terrorismo non è mai cessata e non si è mai attenuata. Adesso vige il «livello 2», sotto il «3» che è quello assegnato per un evento in atto. Durante le recenti riunioni del tavolo tecnico in Questura per mettere a punto il piano di sicurezza per Pasqua è stata anche decisa la conformazi­one delle vie di fuga in caso di necessità. Sono tre e portano tutte verso il lungotever­e, dalla parte di Castel Sant’Angelo, oltre il varco principale al centro della strada che da anni viene chiuso con blindati e agenti armati.

La zona rossa è invece piazza San Pietro, dove sono stati installati dei maxischerm­i per seguire gli appuntamen­ti religiosi. Controlli intensific­ati anche nei dintorni del Vaticano, a Prati e Borgo, ma anche in altri quartieri del centro, presso le strutture alloggiati­ve che in questi giorni hanno accolto turisti e pellegrini provenient­i da ogni parte del mondo. Per i titolari di alberghi, pensioni, b&b e affittacam­ere c’è l’obbligo di segnalare subito in Questura le generalità degli ospiti in modo che vengano svolti i necessari

controlli di polizia. È stato proprio in questo modo che dall’inizio dell’anno gli agenti della Questura hanno rintraccia­to cinque latitanti, fra italiani e stranieri, ricercati perché colpiti da provvedime­nti cautelari.

Ma le indicazion­i che arrivano dai responsabi­li degli alloggi del centro possono fornire indicazion­i utili per monitorare una situazione che secondo gli ultimi rapporti investigat­ivi - è tutt’altro che definita. Come le operazioni di questi ultimi giorni hanno ampiamente dimostrato. Per il fine settimana di Pasqua oltre 10 mila uomini fra poliziotti, carabinier­i, finanzieri e vigili urbani saranno in campo per sorvegliar­e Roma e provincia.

Non solo per controllar­e luoghi di culto, ma tutti i 4.400 obiettivi sensibili della Capitale, quattrocen­to dei quali vengono considerat­i di primo piano. Allarmi specifici, come è stato spiegato anche ieri, non ce ne sono, ma non si può abbassare la guardia. E così stasera, domani e dopodomani ancora perquisizi­oni con i metal detector portatili prima di poter accedere a piazza San Pietro e alla basilica. Centinaia le telecamere della videosorve­glianza puntate su San Pietro e su via della Conciliazi­one, insieme con quelle che forniscono in tempo reale immagini alla sala operativa della Questura e dei carabinier­i per il controllo del territorio. Un «grande fratello» che si è più volte rivelato utile alle indagini e che adesso potrebbe esserlo anche in funzione deterrente.

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 ??  ?? Vaticano I controlli già attivi a San Pietro (LaPresse)
Vaticano I controlli già attivi a San Pietro (LaPresse)
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Il piano Il questore Guido Marino, responsabi­le del piano di sicurezza
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Centro storico Il momento nel quale i carabinier­i raggiungon­o e fermano il tir turco che, entrando da via Tomacelli, è riuscito a entrare nella «green zone», l’area protetta

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