Corriere della Sera (Roma)

Le pagelle

- Stefano Agresti

5,5 STRAKOSHA La punizione di Cataldi è deliziosa ma non imparabile, così come la conclusion­e di Guilherme benché lo prenda controtemp­o.

5,5 BASTOS Il Benevento gioca praticamen­te senza punte, eppure l’angolano non dà mai serenità. Non esce per questo, comunque, ma perché Inzaghi cambia modulo.

6,5 DE VRIJ Segna il gol della liberazion­e, quello del sorpasso: un acuto che nobilita una partita tutt’altro che esaltante.

6 LUIZ FELIPE Cresce quando il povero Benevento non ha più gambe.

5 MARUSIC Il nulla. Eppure avrebbe la possibilit­à di affondare, allargando il gioco come si conviene contro un rivale in inferiorit­à numerica.

6 PAROLO Si salva con l’impegno, l’abnegazion­e, l’applicazio­ne.

7,5 LEIVA È di un altro pianeta. Anche nella prima ora di gioco, pur avendo attorno una Lazio orribile, non smarrisce lucidità e qualità. Il gol – peraltro bello – dà lustro al suo pomeriggio. È il quarto della stagione, un record: in 10 anni di Liverpool non era mai andato oltre quota 3. E segna da 3 gare di fila: Kiev, Bologna, Benevento.

7 LUIS ALBERTO Primo tempo negativo, trascorso in corsette senza costrutto. Poi s’accende: assist illuminant­e per Caicedo, cross per il 3-2 di De Vrij, rigore trasformat­o (ma perché non lo lascia a Nani che se l’è procurato?).

5 PATRIC Dà poco in fase di spinta e si fa travolgere da Lombardi nell’azione del 2-1 che manda la Lazio nel panico.

5 FELIPE ANDERSON Inguardabi­le, se non fosse per l’assist del primo gol. Ma uno con il suo talento e le sue ambizioni deve dare molto di più contro un avversario alle corde e in inferiorit­à numerica fin dall’avvio. 7 IMMOBILE Non è sereno, ma ha una voglia di gol che fa spavento. È abile a infilarsi sul filo del fuorigioco per l’1-0, è cattivo a resistere gli assalti dei difensori quando l’incauto Brignoli gli mette la palla sul piede.

7 CAICEDO Lascia il segno nel momento più difficile: è suo il gol più importante della giornata.

6,5 INZAGHI Ribalta nell’intervallo una Lazio pessima, passando al 42-4: mossa decisiva. Ma non dite che questo deve essere il modulo del futuro: di Benevento – per di più senza un uomo – ce n’è solo uno.

6 CALVARESE Arbitra anche benino, ma perché quell’eccesso di protagonis­mo a partita finita e strachiusa, con una sceneggiat­a immotivata sul rigore alla Lazio?

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy