Le pagelle
5,5 STRAKOSHA La punizione di Cataldi è deliziosa ma non imparabile, così come la conclusione di Guilherme benché lo prenda controtempo.
5,5 BASTOS Il Benevento gioca praticamente senza punte, eppure l’angolano non dà mai serenità. Non esce per questo, comunque, ma perché Inzaghi cambia modulo.
6,5 DE VRIJ Segna il gol della liberazione, quello del sorpasso: un acuto che nobilita una partita tutt’altro che esaltante.
6 LUIZ FELIPE Cresce quando il povero Benevento non ha più gambe.
5 MARUSIC Il nulla. Eppure avrebbe la possibilità di affondare, allargando il gioco come si conviene contro un rivale in inferiorità numerica.
6 PAROLO Si salva con l’impegno, l’abnegazione, l’applicazione.
7,5 LEIVA È di un altro pianeta. Anche nella prima ora di gioco, pur avendo attorno una Lazio orribile, non smarrisce lucidità e qualità. Il gol – peraltro bello – dà lustro al suo pomeriggio. È il quarto della stagione, un record: in 10 anni di Liverpool non era mai andato oltre quota 3. E segna da 3 gare di fila: Kiev, Bologna, Benevento.
7 LUIS ALBERTO Primo tempo negativo, trascorso in corsette senza costrutto. Poi s’accende: assist illuminante per Caicedo, cross per il 3-2 di De Vrij, rigore trasformato (ma perché non lo lascia a Nani che se l’è procurato?).
5 PATRIC Dà poco in fase di spinta e si fa travolgere da Lombardi nell’azione del 2-1 che manda la Lazio nel panico.
5 FELIPE ANDERSON Inguardabile, se non fosse per l’assist del primo gol. Ma uno con il suo talento e le sue ambizioni deve dare molto di più contro un avversario alle corde e in inferiorità numerica fin dall’avvio. 7 IMMOBILE Non è sereno, ma ha una voglia di gol che fa spavento. È abile a infilarsi sul filo del fuorigioco per l’1-0, è cattivo a resistere gli assalti dei difensori quando l’incauto Brignoli gli mette la palla sul piede.
7 CAICEDO Lascia il segno nel momento più difficile: è suo il gol più importante della giornata.
6,5 INZAGHI Ribalta nell’intervallo una Lazio pessima, passando al 42-4: mossa decisiva. Ma non dite che questo deve essere il modulo del futuro: di Benevento – per di più senza un uomo – ce n’è solo uno.
6 CALVARESE Arbitra anche benino, ma perché quell’eccesso di protagonismo a partita finita e strachiusa, con una sceneggiata immotivata sul rigore alla Lazio?