Corriere della Sera (Roma)

Il Festival dei giovani tra felicità, social e lavoro

Quando il gusto si sposa con il bello Accanto a piatti prelibati, statue e quadri

- Ro. Petr. Roberta Petronio

È stata presentata in porto a Gaeta, a bordo del veliero «La Signora del Vento», la terza edizione del Festival dei Giovani. Sulla tolda, il direttore generale della Luiss, Giovanni Lo Storto, affiancato dall’ideatrice della manifestaz­ione, Fulvia Guazzone, e dal sindaco di Gaeta, Cosmo Mitrano. In attesa di dare il via alla quattro giorni di incontri che vedranno protagonis­ti (dal 10 al 13 aprile) centinaia di giovani tra i 16 e i 19 anni. Si dibatterà tra l’altro di Europa, integrazio­ne, ius soli, lavoro, social network, e soprattutt­o di felicità. Con alcune partecipaz­ioni speciali: il rettore dell’Università Luiss «Guido Carli», Paola Severino, che intervenrr­à parlando di legalità e impegno sociale), e lo chef calabrese Filippo Cogliandro, noto per la sua ribellione al pizzo. Ro. Petr.

Il patron di Magnolia Clemente Quaglia e gli chef Franco Madama e Riccardo Di Giacinto

E nella sala da bagno spuntano due opere di Renzo Vespignani. Il ristorante stellato Magnolia come uno spazio espositivo, e non è il solo. A Roma si consolida il gruppo dei locali super gourmet che scelgono la strada dell’arte come percorso complement­are al menu. I piaceri del palato? Si esaltano con i piaceri della vista. C’è chi costruisce la propria collezione privata, chi stringe accordi con le gallerie per avere dipinti, sculture, installazi­oni sempre nuove da proporre ai commensali. Lo chef Franco Madama serve i suoi piatti nello spazio espositivo sempre aperto al pubblico costruito dal Grand Hotel Via Veneto: il welcome, ad esempio, è una «Pianta di Roma» del 1748, opera di Giovanni Battista Nolli per Papa Benedetto XIV. Tra i tavoli, le tavolozze di sapori e colori sono in buona compagnia de «La quercia» di Mario Schifano, uno smalto su tela 148x128 del 1970, e della «Magnolia» di Fabio Aguzzi, un olio su tela 90x110 del 2004. Da «Clotilde» il patron Clemente Quaglia, in sinergia con Massimo Lupoli, espone un‘«Inimitabil­e Sofia», un’opera con fondo di pennelli usati e rigenerati dello stesso gallerista Lupoli. Nel regno di Riccardo Di Giacinto, chef di «All’Oro» (una stella Michelin), all’interno dell’hotel «The H’All», hanno trovato posto opere di Claudio Abate, Pietro Consagra Mauro Di Silvestre e Maurizio Savini della galleria Mucciaccia.

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Da sinistra
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Il direttore generale Luiss Giovanni Lo Storto

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