Il prof molestatore del Tasso patteggia e non paga
La carta del pensionamento si è rivelata decisiva. Oltre all’ammissione delle proprie responsabilità, ovviamente. La procura ha espresso parere positivo sul patteggiamento richiesto da Maurizio Gracceva, il professore di filosofia del Tasso che spediva messaggi hot alle allieve. L’ ex docente (da gennaio è in pensione) pagherà una sanzione come prevede il codice penale al reato di molestia, il solo di cui sia accusato. Malgrado la tempesta di sms scatenata — 2.600 messaggini spediti solo alla diciottenne che, per prima, lo ha denunciato — il prof non era uno stalker ma, solo, per così dire, un «messaggiatore» compulsivo. L’inchiesta dei magistrati Francesca Passaniti e Maria Monteleone ha ricostruito che le martellanti avance, indubbiamente importune anche sforzandosi di prescindere dai ruoli, non configuravano un ricatto sessuale. Messaggio tipo: «Mi piaci, ti voglio, ti amo». Ma anche, più elaborato: «Ma ti immagini la scena? — ha scritto in un caso — Sublime. Io che ti chiedo di spogliarti... una epifania… una resurrezione nello spirito in me... Un entrare nell’empatia dello spirito…». L’udienza davanti al gip è fissata per il 10 luglio. Il prof, assistito dall’avvocato Antonio Carmelo Pirrone, potrebbe ottenere la sospensione della sanzione prevista.