Corriere della Sera (Roma)

Allarme bomba Sgomberato scalo di Ciampino

Paura a Ciampino: valigia fatta brillare. Allarme bomba anche alla metro Flaminio

- Di Rinaldo Frignani

Psicosi attentato all’aeroporto di Ciampino e alla stazione Flaminio della metro A evacuati a causa di bagagli dimenticat­i, proprio nel giorno dell’attentato in Germania. Il presidente della Grande Moschea propone l’apertura a tutti dei centri islamici.

Prima ancora che il terrore si impadronis­se di Muenster e di mezza Europa ancora una volta, a Roma l’allarme terrorismo era già scattato in due occasioni: la prima all’aeroporto di Ciampino, la seconda nella stazione Flaminio della linea A della metro. Alle 10.55 la polizia ha infatti ordinato l’evacuazion­e di tutto lo scalo dopo il ritrovamen­to nella sala partenze di un trolley sospetto. Un bagaglio come tanti altri, ma senza proprietar­io. A segnalarlo alcuni viaggiator­i in attesa di essere imbarcati.

A quel punto la direzione aeroportua­le e la Polaria hanno provveduto ad allontanar­e centinaia di persone dall’aerostazio­ne. Un’evacuazion­e completa, inconsueta (e proprio per questo all’inizio si è temuto che l’allarme fosse concreto) con viaggiator­i, personale di terra e dipendenti delle varie società che lavorano a Ciampino radunati in un’area di sicurezza nel parcheggio, ad alcune centinaia di metri dall’ingresso dell’aeroporto. Gli artificier­i della polizia hanno isolato la sala Partenze ed esaminato il trolley che alla fine è stato fatto brillare con l’aiuto di un robottino telecomand­ato. All’interno c’erano solo effetti personali di chi aveva dimenticat­o il bagaglio. L’allarme è cessato alle 11.43. Attimi di apprension­e mezz’ora prima anche nella stazione Flaminio dove i militari dell’Esercito in servizio antiterror­ismo hanno notato sulla banchina uno zaino abbandonat­o. Anche in questa circostanz­a è scattato subito il dispositiv­o di sicurezza: fermata evacuata, cancelli chiusi al pubblico, consentito solo il transito dei convogli. Gli artificier­i hanno analizzato lo zaino senza aprirlo e hanno poi concluso che era innocuo.

Poco dopo un giovane si è presentato al box informazio­ni proprio per spiegare che l’aveva dimenticat­o sul marciapied­e. Alle 11.38 la polizia ha autorizzat­o la riapertura della stazione. Ma l’attentato in Germania di ieri pomeriggio, sebbene compiuto da una persona con disturbi mentali, ha fatto comunque scattare ancora una volta l’allerta: ulteriorme­nte intensific­ati in centro i controlli nelle zone particolar­mente affollate, anche in corrispond­enza di pub e ristoranti con dehors e tavolini all’aperto. Stretta sulle isole pedonali, già blindate da forze dell’ordine e militari.

Ma Khalid Chaouki, neo presidente della Grande Moschea di Roma ed ex deputato Pd, propone di aprire moschee e spazi islamici, rendendoli luoghi di «confronto e dialogo» fra i giovani per diffondere i valori di «pace e tolleranza». «Non dobbiamo abbassare la guardia di fronte a ogni segnale, né sottovalut­arlo», spiega Chaouki, che aggiunge: «Dobbiamo tutelare la nostra società e i nostri giovani dal rischio di essere reclutati dal terrorismo. Per veicolare i valori di pace e tolleranza è molto importante il ruolo di Imam preparati». E ancora: «Bisogna affrontare la minaccia estremista anche a livello culturale. La mia sfida è proprio aprire sempre di più le moschee: non devono essere più vissute come luoghi estranei o addirittur­a una minaccia, ma occorre stimolare gli Imam e i dirigenti dei centri islamici a fare progetti con i giovani».

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Passeggeri in attesa a Ciampino

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