Allarme bomba Sgomberato scalo di Ciampino
Paura a Ciampino: valigia fatta brillare. Allarme bomba anche alla metro Flaminio
Psicosi attentato all’aeroporto di Ciampino e alla stazione Flaminio della metro A evacuati a causa di bagagli dimenticati, proprio nel giorno dell’attentato in Germania. Il presidente della Grande Moschea propone l’apertura a tutti dei centri islamici.
Prima ancora che il terrore si impadronisse di Muenster e di mezza Europa ancora una volta, a Roma l’allarme terrorismo era già scattato in due occasioni: la prima all’aeroporto di Ciampino, la seconda nella stazione Flaminio della linea A della metro. Alle 10.55 la polizia ha infatti ordinato l’evacuazione di tutto lo scalo dopo il ritrovamento nella sala partenze di un trolley sospetto. Un bagaglio come tanti altri, ma senza proprietario. A segnalarlo alcuni viaggiatori in attesa di essere imbarcati.
A quel punto la direzione aeroportuale e la Polaria hanno provveduto ad allontanare centinaia di persone dall’aerostazione. Un’evacuazione completa, inconsueta (e proprio per questo all’inizio si è temuto che l’allarme fosse concreto) con viaggiatori, personale di terra e dipendenti delle varie società che lavorano a Ciampino radunati in un’area di sicurezza nel parcheggio, ad alcune centinaia di metri dall’ingresso dell’aeroporto. Gli artificieri della polizia hanno isolato la sala Partenze ed esaminato il trolley che alla fine è stato fatto brillare con l’aiuto di un robottino telecomandato. All’interno c’erano solo effetti personali di chi aveva dimenticato il bagaglio. L’allarme è cessato alle 11.43. Attimi di apprensione mezz’ora prima anche nella stazione Flaminio dove i militari dell’Esercito in servizio antiterrorismo hanno notato sulla banchina uno zaino abbandonato. Anche in questa circostanza è scattato subito il dispositivo di sicurezza: fermata evacuata, cancelli chiusi al pubblico, consentito solo il transito dei convogli. Gli artificieri hanno analizzato lo zaino senza aprirlo e hanno poi concluso che era innocuo.
Poco dopo un giovane si è presentato al box informazioni proprio per spiegare che l’aveva dimenticato sul marciapiede. Alle 11.38 la polizia ha autorizzato la riapertura della stazione. Ma l’attentato in Germania di ieri pomeriggio, sebbene compiuto da una persona con disturbi mentali, ha fatto comunque scattare ancora una volta l’allerta: ulteriormente intensificati in centro i controlli nelle zone particolarmente affollate, anche in corrispondenza di pub e ristoranti con dehors e tavolini all’aperto. Stretta sulle isole pedonali, già blindate da forze dell’ordine e militari.
Ma Khalid Chaouki, neo presidente della Grande Moschea di Roma ed ex deputato Pd, propone di aprire moschee e spazi islamici, rendendoli luoghi di «confronto e dialogo» fra i giovani per diffondere i valori di «pace e tolleranza». «Non dobbiamo abbassare la guardia di fronte a ogni segnale, né sottovalutarlo», spiega Chaouki, che aggiunge: «Dobbiamo tutelare la nostra società e i nostri giovani dal rischio di essere reclutati dal terrorismo. Per veicolare i valori di pace e tolleranza è molto importante il ruolo di Imam preparati». E ancora: «Bisogna affrontare la minaccia estremista anche a livello culturale. La mia sfida è proprio aprire sempre di più le moschee: non devono essere più vissute come luoghi estranei o addirittura una minaccia, ma occorre stimolare gli Imam e i dirigenti dei centri islamici a fare progetti con i giovani».