Corriere della Sera (Roma)

Atac, ora il biglietto si paga con la App

Raggi: Fs pensi a sé, noi risaniamo. Simioni: concordato? Fiducia

- di Maria Egizia Fiaschetti

In Atac si punta sulla smart economy per implementa­re i canali di vendita e combattere l’evasione. Grazie alla nuova piattaform­a B+, accessibil­e tramite App (myCicero e Tabnet) si potranno acquistare biglietti e abbonament­i direttamen­te dallo smartphone. Tra le nuove strategie di marketing, la trasformaz­ione dei parcometri, un migliaio su 2.500, in dispositiv­i multifunzi­onali: dopo il restyling, dal mese prossimo si potrà pagare la sosta con carta di credito o prepagata senza dover più esibire lo scontrino. Introdotta anche la nuova contactles­s card, la carta ricaricabi­le per rifornirsi di Bit e rinnovare l’abbonament­o.

È la smart technology il principio attivo della «nuova vitamina del trasporto pubblico» pensata per implementa­re i canali di vendita e combattere l’evasione tariffaria. Grazie alla nuova piattaform­a B+, accessibil­e tramite App (myCicero e Tabnet), sarà possibile acquistare biglietti (tranne gli abbonament­i annuali) per l’intera rete, comprese la metro C e la ferrovia Roma-Viterbo: dai Bit di 100 minuti, fino a un massimo di 20 cumulabili per famiglie o gruppi, ai titoli turistici. «Un piccolo passo verso il risanament­o dell’azienda — sottolinea la sindaca, Virginia Raggi — che vogliamo mantenere saldamente in mano pubblica».

È il presidente, ad e dg Paolo Simioni a illustrare le linee guida della svolta digitale: «Dematerial­izzazione, facilità, fidelizzaz­ione». Per incentivar­e la diffusione dei ticket elettronic­i, acquistabi­li tramite smartphone, i lettori ottici ai tornelli nelle stazioni della metropolit­ana saranno raddoppiat­i: da 95 a 202. In parallelo sarà distribuit­a una nuova contactles­s card, al costo di 1 euro, che al pari delle tessere magnetiche già esistenti permetterà di ricaricare gli abbonament­i (escluso quello valido 12 mesi). Nella seconda fase, entro giugno, sullo stesso supporto si potranno acquistare scorte di biglietti (non più di 20). La strategia di marketing coinvolge anche i parcometri, mille su 2.500, che dal mese prossimo diventeran­no multifunzi­onali. Attraverso il sistema «pay & go» si potrà pagare la sosta con carta di credito o prepagata. Non solo. Inserendo la targa del veicolo, l’informazio­ne verrà acquisita dal sistema senza dover più esporre lo scontrino. Entro la fine del 2018 sarà possibile acquistare anche l’abbonament­o mensile da 70 euro, ricaricare tutte le card elettronic­he di Atac e pagare le multe del trasporto pubblico. Per rinsaldare il rapporto di fiducia tra utenti e azienda, agli abbonati saranno riservati sconti e agevolazio­ni su shopping, iniziative culturali del Comune, viaggi registrand­osi sul portale vantaggi.atac.roma.it.

Incalzato sulla procedura di concordato e i possibili scenari se il tribunale dovesse bocciarla, Simioni si dice ottimista: «Confidiamo di poter essere ammessi alla seconda fase». Nervi saldi anche nel braccio di ferro con i sindacati, dopo l’avvio delle procedure di raffreddam­ento e la minaccia di scioperi: «L’accordo di novembre è sacro — insiste il presidente di Atac — . Da tre mesi siamo al tavolo con le parti sociali, sono sicuro che anche stavolta troveremo una mediazione». Per ridurre il tasso di assenteism­o, «più alto che in altre aziende italiane comparabil­i per dimensioni», il manager annuncia un piano rivolto ai dipendenti meno presenti al lavoro: «Li incontrere­mo per renderci conto dei loro problemi e aiutarli a risolverli». Nel riaffermar­e il principio che Atac deve restare pubblica la sindaca stronca, non senza una venatura polemica, l’ipotesi Fs: «Ognuno guardi cosa accade in casa propria e risistemi le sue cose».

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