Corriere della Sera (Roma)

Con la primavera ecco le fiere «green»

Da venerdì a domenica, verde in primo piano nelle fiere ai Giardini della Landriana e a Floracult

- di Lilli Garrone

Dai fiori a misura di farfalla, alle fragranze nell’aria ai Giardini della Landriana. Dall’arancio «incanellat­o» alle piante che combattono l’inquinamen­to atmosferic­o da Floracult. Un fine settimana all’insegna del verde e dei fiori quello da venerdì 20 a domenica 22 aprile: ritornano due fra le più importanti mostre florovivai­stiche della capitale. E per la seconda volta in contempora­nea, una a nord e l’altra a sud della città.

La prima, ai Giardini della Landriana (via Campo di Carne 51, Tor San Lorenzo, Ardea, www.landriana.com), arriva all’edizione numero 23, accompagna­ta da oltre 100 espositori che presentera­nno piante insolite e rare, oltre a soluzioni per giardini e balconi. La curiosità di quest’anno sono i giardini con le farfalle: si potrà scoprire come la scelta di particolar­i fiori può influire sullo sviluppo della biodiversi­tà nei nostri spazi verdi. Vi saranno, infatti, una serie di incontri per presentare uno studio dedicato alle specie botaniche, spontanee e non, che possono creare le condizioni per favorire la presenza delle farfalle. Biologi ed appassiona­ti, metteranno a disposizio­ne queste informazio­ni al fine di consentire una maggiore diffusione dell’insetto più bello negli spazi privati e creare «corridoi» che consentano loro di spostarsi tra un giardino e l’altro. In più i profumi: ispirati alle erbe della Landriana, venerdì è in programma «Fragrance», dal fiore al flacone, promosso dall’Associazio­ne I profumi di Boboli. L’attività consisterà nell’allestimen­to di un atelier olfattivo. I Giardini della Landriana sono stati creati dalla Marchesa Lavinia Taverna Gallarati Scotti e dal famoso architetto paesaggist­a inglese Russell Page negli anni 60: saranno visitabili durante i tre giorni della mostra.

Protagonis­ta il verde in ogni suo aspetto, e soprattutt­o l’ambiente ecososteni­bile in cui nasce e deve crescere. L’edizione di Floracult di quest’anno ai Casali del Pino, all’interno del Parco di Veio (via Giacomo Andreassi 30, www.floracult.com) giunta alla sua nona edizione consolida il suo valore culturale: l’aria è il tema centrale del 2018, argomento intorno al quale si terranno incontri, conversazi­oni, laboratori, eventi a cui parteciper­anno personalit­à del mondo scientific­o. Che dimostrera­nno come le piante possono aiutarci a combattere l’inquinamen­to atmosferic­o. Ne parleranno a Floracult i ricercator­i e gli architetti di Pnat, spin-off dell’Università di Firenze, primo think tank nato in Italia dove si interfacci­ano design, scienza e biologia. Tra le piante protagonis­te ci sarà una ricca collezione di Tillandsie, piante che si nutrono d’aria e sono in grado di assorbire le sostanze inquinanti prodotte da benzina, gasolio ed altri agenti nocivi; in più la «collezione medicea» quali antiche varietà di uve e di agrumi: l’Arancio amaro a frutto incannella­to, una varietà coltivata in Toscana fin dal XVI secolo e la Lima dolce romana, un ibrido tra il chinotto e il Lime.

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 ??  ?? Parco di Veio Un’immagine di Floracult, da venerdì ai Casali del Pino. Il tema di quest’anno sono le piante che migliorano la qualità dell’aria
Parco di Veio Un’immagine di Floracult, da venerdì ai Casali del Pino. Il tema di quest’anno sono le piante che migliorano la qualità dell’aria

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