Corriere della Sera (Roma)

METRO C, ORA SI APRE (FORSE)

- Di Giuseppe Pullara

La linea C della metro ha sempre avuto vita tribolata: le polemiche per i suoi costi altissimi, per i ritardi, per certi errori progettual­i. Ad esempio: al terminal di Pantàno, alle falde di Montecompa­tri, solo un piccolo parcheggio, una fermata per 2 linee di bus e, nei pressi, una del Cotral, hanno la funzione di drenare dal territorio circostant­e l’utenza del metrò e poi di irradiarla nell’area dei Castelli. Un «hub» miserando, che non giustifica il Terminal di una metro. Lo scorso anno fu presentata la nuova stazione San Giovanni, arricchita dall’archeologi­a esposta in eleganti vetrine e – va detto – molto funzionale. L’entrata in uso del tratto che la unisce alla fermata Lodi facendo finalmente collegare la C alla linea A (San Giovanni) e di qui all’intera rete cittadina è stata più volte rinviata per «ragioni tecniche». Si è trattato di mettere a norma i vecchi impianti onde consentire il traffico unitario tra le due stazioni. Ora pare che ci siamo: il 10 marzo è iniziato il «pre-esercizio» e tra poco gli utenti della linea C potranno arrivare fino al Laterano. Venerdì, tuttavia, si terrà l’assemblea di Roma Metropolit­ane, società interament­e comunale con bilancio in deficit. Se non saranno prese decisioni tempestive, sarà aperta la prospettiv­a del fallimento. Il Campidogli­o, dopo l’analoga situazione che riguarda Atac, saprà affrontare questa nuova emergenza? Nel giorno in cui la linea C arriverà fino a San Giovanni, i passeggeri parteciper­anno a una festa o a un funerale?

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