Corriere della Sera (Roma)

Inzaghi: «Grande reazione Potevamo pure vincerla»

Parolo: «Lazio squadra vera, nel finale anche un po’ fortunata»

- Stefano Izzo Sergio Torrisi

Dopo una settimana da montagne russe, arriva lo 0-0 che forse non ti aspetti nel 150esimo derby di campionato. La paura e i cattivi pensieri che dalla folle notte in Europa League di giovedì incupivano al Lazio, sembrano essere rimasti a Salisburgo. Adrenalina, ansie, estasi e depression­e, retaggio di una parentesi europea al limite dell’irrazional­e, restano corollario estraneo alla partita.

Che la Lazio ha interpreta­to come chiedeva il suo pubblico con un’imponente scenografi­a incurva Nord all’ingresso delle squadre in campo. Senza timore, né ansia.

«Siamo stati bravi a reagire, siamo rimasti sempre lucidi e in partita - dice Simone Inzaghi - con un pizzico di precisione in più potevamo anche vincerla. Fino all’espulsione di Radu abbiamo tenuto bene, volevo una forte reazione dei ragazzi e sono stati bravissimi».

Marco Parolo aveva parlato di «squadra di polli» dopo il tonfo in Europa League. Tre giorni dopo il centrocamp­ista biancocele­ste ha ritrovato la squadra che conosce. «A Salisburgo abbiamo avuto dieci minuti folli da chiudere in un cassetto. In questo derby siamo stati squadra vera, abbiamo affrontato la Roma a viso aperto, è stata una bella partita. Fino a che siamo rimasti in parità numerica potevamo fare gol, poi sono venuti fuori loro. Abbiamo reagito e abbiamo messo personalit­à».

La Lazio resta appaiata alla Roma, un punto sopra l’Inter, la corsa ad un posto Champions è ancora tutta da scrivere e, secondo Parolo, si deciderà proprio sotto lo striscione del traguardo. «La volata si deciderà all’ultima con l’Inter e questo stadio farà la differenza».

Oltre la stanchezza mentale e fisica dopo un giovedì infernale, la Lazio porta a casa un punto pesante per ripartire.

 La Lazio più prolifica di sempre in serie A (75 gol segnati) va in bianco per la quarta volta in campionato dopo le gare interne contro Spal e Juve e quella esterna in casa Inter (Football Data) Con grande sacrificio finale dopo l’espulsione di Radu (la seconda in un derby dopo quella nel 2011) a 10 minuti dal termine. Sul gong, la paratona di Strakosha su Dzeko ha riscattato la brutta prestazion­e di Salisburgo e regalato alla Lazio dopo 5 giornate di campionato e 7 gol subiti. Un «clean sheet» che pesa ancora di più se ottenuto, contro chi in settimana aveva strapazzat­o il Barcellona.

Ha rischiato di vincerla anche in dieci la Lazio e senza Immobile con l’occasiione di Marusic, ma ha anche rischiato di perderla, il palo di Bruno Peres prima, la traversa di Dzeko a tempo scaduto. «Volevamo vincere, la sfortuna ha bloccato entrambe. Ma dobbiamo riconoscer­e che alla fine siamo stati anche fortunati» ammette Parolo.

Felipe Anderson ha bagnato il 25esimo compleanno con un’ora fatta di accelerazi­oni e strappi alla sua maniera. Il brasiliano non ha nascosto tutta la sua delusione quando Inzaghi lo ha sotitutuit­o con Luis Alberto. Il difensore biancocele­ste Radu, al centro della foto, espulso nel finale

L’allenatore

Fino all’espulsione di Radu abbiamo tenuto bene, i miei giocatori sono stati bravissimi

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Cartellino rosso

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