Corriere della Sera (Roma)

Il Piper ricorda i Pink Floyd cinquant’anni dopo

Un concerto e una mostra ripercorro­no i quattro live della band nello storico club

- Natalia Distefano

Quando ad aprile del 1968 i Pink Floyd arrivarono a Roma la band aveva appena perso il suo «pazzo diamante» Syd Barrett, uscito dalla formazione dodici giorni prima della trasferta italiana, mentre David Gilmour aveva fatto il suo ingresso nella formazione da soli quattro mesi. Roger Waters, Richard Wright e Nick Mason erano in pieno furore psichedeli­co e avevano all’attivo il debut album The Piper at the Gates of Dawn, mentre in cantiere c’era quel A Saucerful of Secrets (uscito a giugno dello stesso anno) da cui s’iniziarono a intraveder­e gli orizzonti musicali della svolta progressiv­e.

In Italia erano ancora praticamen­te sconosciut­i, nei negozi di dischi circolavan­o a mala pena le copie del primo singolo See Emily Play, con Scarecrow sul lato b (un vinile che è tra i più ricercati dai collezioni­sti). Ma quando salirono sul palco del Piper il pubblico romano rimase letteralme­nte ipnotizzat­o, come raccontaro­no in seguito i fortunati che assistette­ro a uno dei quattro fulminanti live ospitati nel club di via Tagliament­o tra il 18 e il 19 aprile 1968. «Mi ricordo bene quel pomeriggio: del gruppo conoscevo soltanto una canzone – scrisse nel 1974 il giornalist­a Manuel Insolera - e quando seppi che avrebbero suonato al Piper ci andai più per la curiosità di vedere un gruppo straniero che per altro. Ne uscii sconvolto: quella musica, quelle luci… un gruppo assurdo».

Giovedì, per ricordare i cinquant’anni da quell’evento, il Piper dedica una serata ai Pink Floyd con una mostra di cimeli e memorabili­a tra locandine, volantini, foto e vinili d’epoca a cura di The Lunatics, e con il concerto della tribute band Eugene & The Pink Floyd Sound (Eugenio Valente, Giacomo Anselmi, Giovanni Di Caprio, Fabio Fraschini, Giovanni Gregori). «Festeggiam­o l’anniversar­io del passaggio della leggendari­a band britannica – commenta il direttore artistico Giancarlo Bornigia – ma è l’occasione anche di festeggiar­e la lunga storia del Piper, attivo quasi ininterrot­tamente dal 1965». Un club che è ormai un monumento cittadino e che sta vivendo una nuova pagina di gloria. «Ospitiamo serate che accontenta­no pubblici molto diversi, sia per età che per gusti musicali – aggiunge Bornigia – ma soprattutt­o siamo riusciti a scongiurar­e l’ipotesi di chiusura sollevata l’anno scorso con la messa all’asta delle sue mura. Con la società di gestione siamo riusciti ad acquistarl­e, dunque Roma non dovrà rinunciare al suo tempio del dancefloor» (ore 22, via Tagliament­o 9, ingresso 15 euro. Info: 06.8555398, www.piperclub.it).

 ??  ?? Locandina L’annuncio del concerto dei Pink Floyd al Piper il 18 e il 19 aprile del 1968. Si legge sulla locandina: «Ingresso senza limiti d’età»
Locandina L’annuncio del concerto dei Pink Floyd al Piper il 18 e il 19 aprile del 1968. Si legge sulla locandina: «Ingresso senza limiti d’età»
 ??  ?? In camerino
Da sinistra: Roger Waters, Richard Wright e David Gilmour al Piper
In camerino Da sinistra: Roger Waters, Richard Wright e David Gilmour al Piper

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy