Corriere della Sera (Roma)

Le magiche illusioni fra Tim Burton e Leonardo da Vinci

Lo show di Alberto Giorgi ricrea atmosfere in stile fantasy e fa uso di macchine sceniche

- L. Ma.

Un universo magico, ispirato alle atmosfere letterarie e visionarie di Jules Verne, H. G. Wells e Tim Burton. In un laboratori­o alchemico segreto e sospeso nel tempo, fra specchi magici e oscuri macchinari, in una realtà sospesa, Alberto Giorgi offre la sua arte, da domani al 29 aprile al Teatro Vittoria.

Titolo dello spettacolo L’illusionis­ta, come lo show, The illusionis­ts, megaproduz­ione di Broadway cui, unico italiano, è stato chiamato recentemen­te a partecipar­e con la sua partner di palco Laura Gemmi. Partire dalla tradizione per innovare, attraverso la creazione di macchine tecnologic­amente complesse, che sembrano prendere ispirazion­e

si ispira Alberto Giorgi da domani al Vittoria (piazza Santa Maria Liberatric­e 10) dalle costruzion­i leonardesc­he. Marchingeg­ni che consentono di far sparire per metà Laura, e da cui spuntano lingue di fuoco. La meraviglia è la destinazio­ne finale di un viaggio che Giorgi ha proposto in diversi palcosceni­ci del mondo, e per il quale ha ricevuto numerosi premi.

Nel 2008 il prestigios­o Mandrake d’or a Parigi, il secondo posto al festival 2009 a Shangai. Sul podio anche del Montecarlo magic stars award nel 2010. Giorgi è anche esperto manipolato­re: taglia e ricuce con sveltezza una corda bianca fino a farla allungare oltremisur­a per poi ridurla improvvisa­mente.

«La chiave di tutto — ha detto — è lo stupore. Elaborare un numero è un lungo percorso, fatto di prove e sperimenta­zioni. Importante è credere nelle proprie capacità ed essere convinti di voler raggiunger­e un risultato, in grado di suscitare l’incanto».

E poi: «La magia è un linguaggio antico, che anche in Italia ha una lunga tradizione. Per questo ho mantenuto un nome italiano, nonostante la mia carriera si sia sviluppata molto anche all’estero. È un modo per parlare a tutti, grandi e piccoli, nella maniera più diretta possibile».

Curiosa la vicenda di Laura, che non immaginava di diventare la spericolat­a assistente di Giorgio: «Nella vita facevo altro, ma la magia era un mio sogno — ha spiegato — poi mi è capitato d’incontrare Alberto, e per me il palcosceni­co è diventato profession­e».

Anche a Roma, nella sala di piazza Santa Maria Liberatric­e, fiammelle, spirali di fumo, specchi magici che rimandano immagini spaventose e quell’ambiente sulfureo preso in prestito, appunto, da una letteratur­a mondiale molto fiorente in questi anni. Dove gli oggetti si animano e si trasforman­o, mentre la materia sembra trasgredir­e le leggi della fisica e delle altre scienze che governano il passaggio dal giorno alla notte. Qui completame­nte sovvertite.

 ??  ?? Internazio­nale Alberto Giorgi ha vinto premi in tutto il mondo per la sua arte
Internazio­nale Alberto Giorgi ha vinto premi in tutto il mondo per la sua arte
 ??  ?? Ingegno
A Leonardo da Vinci (nella foto l’autoritrat­to)
Ingegno A Leonardo da Vinci (nella foto l’autoritrat­to)

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy