L’ESTATE CHE VIENE E LE DONNE
Cara sindaca, l’estate non è ancora arrivata ma è ormai nell’aria. La città che lei governa si risveglia e si mostra, malgrado tutto, in tutta la sua inscalfibile bellezza. É un piacere viverla stando all’aperto fino a tarda sera, gironzolando tra i vicoli, facendosi sorprendere da un tramonto sui ponti, salendo in cima ai colli. Però... Per noi donne c’è un però. L’estate scorsa purtroppo è stata segnata da numerosi episodi di violenza sessuale che hanno gettato una luce negativa su Roma. Una città che potrebbe essere più amica delle donne solo con qualche accorgimento in più. Mi riferisco soprattutto all’illuminazione pubblica che, quando c’è e non funziona a macchia di leopardo, consente a tutte noi di rincasare con meno batticuore dovendo attraversare luoghi isolati. E ancora: l‘anno scorso una giovane turista straniera è stata salvata da un tentativo di stupro in pieno centro grazie all’intervento di tre vigili urbani. É noto che sulla sicurezza vigilano le forze dell’ordine ma un maggior presidio della polizia municipale aiuterebbe Roma a essere una capitale davvero più sicura. E poi c’è un problema ancora più complessivo: avrà notato quanti negozi stanno chiudendo, sarà colpa del commercio on-line o della crisi, di certo questo settore andrebbe aiutato e non ostacolato con continui divieti. Un’insegna accesa è un presidio di sicurezza, un esercizio aperto è il primo luogo dove chiedere soccorso. Ci dia una mano a vivere un’estate più serena.