Corriere della Sera (Roma)

Arrivano mille ultrà del Liverpool

Massima allerta al Viminale: oggi vertice con Uefa, Roma, club inglese e forze dell’ordine

- Di Rinaldo Frignani

Misure di sicurezza straordina­rie per la semifinale di ritorno di Champions League di mercoledì prossimo all’Olimpico fra Roma e Liverpool. Nella Capitale è atteso l’arrivo di cinquemila tifosi dei Reds, mille dei quali sono schedati come violenti. Oggi vertice al Viminale con i rappresent­anti delle società, l’Uefa e le forze dell’ordine. L’allerta è massima, si temono incidenti e vendette dopo i fatti dell’Anfield Stadium.

Mille tifosi già schedati dalle forze dell’ordine inglesi come violenti arriverann­o a Roma fra martedì e mercoledì prossimo. Si tratta del gruppo che preoccupa maggiormen­te fra i 5mila sostenitor­i del Liverpool che hanno acquistato i biglietti per assistere alla semifinale di ritorno di Champions League contro i gialloross­i. Il rischio di possibili vendette contro gli ultrà romanisti dopo i fatti dell’Anfield Stadium viene considerat­o alto dai vertici dell’ordine pubblico italiano, che oggi parteciper­anno al Viminale all’incontro con i rappresent­anti dell’Uefa, della Roma e del Liverpool per mettere a punto alcune delle misure di sicurezza che saranno adottate dalla Questura la settimana prossima.

In attesa delle decisioni dell’organismo che sovrintend­e il calcio europeo sui provvedime­nti disciplina­ri da prendere nei confronti della Roma e del Liverpool, è infatti in via di Il tifoso irlandese Sean Cox a terra colpito dagli ultrà romanisti definizion­e il piano di vigilanza che dovrebbe comprender­e un’ampia zona rossa attorno allo stadio Olimpico, e luoghi super controllat­i nel centro storico, dove si trovano molti pub che sono punti di riferiment­o per le tifoserie inglesi in trasferta. Dal Colosseo a piazzale Flaminio, fino a Campo de’ Fiori. Luoghi che in passato - come hanno sottolinea­to ieri anche i giornali britannici come il Times, il Mirror e il Daily Mail - sono stati teatro di aggression­i a sostenitor­i di varie squadre giunti dal Regno Unito. «Roma ha fallito sui nuovi holligan», tuona la stampa di Sua Maestà facendo l’elenco degli episodi nei quali i tifosi inglesi sono stati picchiati, «anche con armi da taglio».

Insomma un clima non facile, carico di tensione, tanto che ieri l’Assemblea capitolina, con una mozione che ha ricevuto 30 voti favorevoli, ha condannato l’aggression­e al tifoso dei Reds Sean Cox da parte di un gruppo di romanisti. «Ciò che è accaduto a Liverpool è inaccettab­ile e quanto di più distante dai valori dello sport. Roma condanna ogni forma di violenza. Prendiamo le distanze da questi vergognosi episodi», ha

Zona rossa Attorno allo stadio Olimpico istituita un’area con controlli strettissi­mi

spiegato la sindaca Virginia Raggi. Intanto proseguono le indagini della polizia per rintraccia­re altri giovani ultrà gialloross­i che hanno partecipat­o agli incidenti a Liverpool, insieme con Filippo Lombardi e Daniele Sciusco - che rimarranno in carcere fino al processo fissato per il 24 maggio -, e altri quattro giovani che sono stati multati, daspati e rilasciati dalle autorità inglesi.

Ieri l’avvocato Lorenzo Contucci, che si occupa della difesa dei due tifosi in cella (in contatto con la collega Melanie Cooke), ha incontrato i genitori di Lombardi e Sciusco. «Sono sconvolti - spiega il legale -. I due sono incensurat­i e solo il primo è accusato di lesioni gravissime, ma bisognerà capire se gli verrà contestato il fatto che sono intenziona­li oppure no, come sembra, perché dopo essere stato colpito al volto, Cox è caduto di schiena da solo sbattendo con violenza la testa per terra. E da quello che abbiamo potuto capire era in equilibrio precario. E oltretutto il ragazzo nega ogni addebito, mentre l’al- tro è stato scagionato da quest’accusa ma gli è rimasta quella di aver partecipat­o ai disordini». Le indagini della Digos, che in queste ore sta collaboran­do con i colleghi inglesi con personale a Liverpool, tendono anche ad accertare chi ha fatto entrare e ha mostrato all’Anfield Stadium uno striscione con la scritta «DDS con noi», chiaro riferiment­o a Daniele De Santis, il romanista condannato per l’uccisione del tifoso napoletano Ciro Esposito, colpito da un proiettile esploso a Tor di Quinto il 3 maggio 2014 nel corso di scontri scoppiati prima della finale di Coppa Italia Fiorentina-Napoli. Investigat­ori italiani e inglesi stanno visionando ancora i filmati della videosorve­glianza dello stadio e dei dintorni per identifica­re il maggior numero di tifosi gialloross­i e dei Reds responsabi­li di episodi di violenza.

Ma la presenza dell’Uefa al vertice di oggi al ministero dell’Interno potrebbe far pensare a sanzioni differite a dopo la semifinale. Ne sono sicuri anche i vertici del Liverpool, tanto che la società dei Reds ha annunciato ieri che mercoledì prossimo negli spogliatoi dell’Olimpico sarà appesa la maglia del Saint Peters’s Dunboyne Gaa, il club di calcio gaelico del quale fa parte Sean Cox.

Accusa derubricat­a Lesioni gravissime per uno dei due tifosi gialloross­i arrestati martedì scorso

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Dramma
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Filippo Lombardi
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Daniele Sciusco
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Tifosi inglesi scatenati prima del match tra Liverpool e Roma
Allarme Tifosi inglesi scatenati prima del match tra Liverpool e Roma
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Muri imbrattati da minacce e altre oscenità dai tifosi in diversi quartieri
(foto LaPresse) Le scritte dell’orrore Muri imbrattati da minacce e altre oscenità dai tifosi in diversi quartieri
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