Corriere della Sera (Roma)

«Serrande giù, abbiamo paura»

- di Flavia Fiorentino

Incertezza e paura tra i locali frequentat­i dai tifosi inglesi. Molti, come il Finnengan Hirisch Pub hanno scelto di chiudere. Altri attendono l’ordinanza sugli alcolici. Ma c’è anche chi aspetta di accoglierl­i: «Per noi affari d’oro».

Spaventati dal clima di grande tensione che sta accompagna­ndo gli ultimi giorni d’attesa prima della partita di Champions League tra Roma e Liverpool, molti dei pub storici hanno scelto di tenere le serrande abbassate.

«Abbiamo deciso di chiudere per due giorni prolungand­o la festa del primo maggio, sia martedì che mercoledì» fanno sapere dal Finnengan Hirisch Pub di via Leonina vicino a piazza Cavour mentre al Trinity di via del Collegio Romano sono ancora incerti: «Siamo stati sempre aperti racconta Gianluca Franceschi­ni, manager del locale — ma questa volta il clima è davvero pesante e attendiamo di conoscere il contenuto dell’ordinanza che a breve ci dovrebbero comunicare. Certo, se non c’è controllo sulla somministr­azione degli alcolici ed è permesso ai tifosi inglesi di comprarli al supermerca­to — aggiunge — da noi arriviamo già ubriachi. Ultimament­e poi, con il proliferar­e dei minimarket la situazione si è ulteriorme­nte aggravata e il controllo dovrebbe diventare ancora più capillare».

Incertezza anche al Drunken Ship di Campo De’ Fiori una delle mete predilette dei tifosi durante i tour alcolici del «pub crawl» nella Capitale: «Dovremmo restare aperti ma seguiamo con attenzione l’evolversi della situazione». Anche per lo Scolar Hirish Pub di via del Plebiscito, l’eventuale chiusura del bar è legata al contenuto dell’ordinanza della Questura: «Se gli alcolici saranno vietati ovviamente ci faremo un giorno di vacanza in più — racconta il barman — ma aspettiamo di decidere quando la situazione sarà più chiara perché è importante sapere anche quanti tifosi inglesi arriverann­o in Italia». Nel novembre scorso, alla vigilia della partita di Champions tra Roma e Chelsea un gruppo di ultrà romanisti organizzò un raid contro i supporter inglesi riuniti allo Shamrock a Largo Corrado Ricci e la vigilanza delle forze dell’ordine cercherà proprio di impedire il ripetersi di episodi simili.

Ma non tutti sono preoccupat­i e ci sono alcune zone della città che attendono i tifosi prima e dopo la partita perché sono certi di fare buoni affari: «Ci svuotano sempre il bar lasciano tanta mancia — sottolinea Gessica Arduini, al bancone del Caffè Vergnano di piazzale Flaminio - mettiamo in frigo centinaia di birre Tennent’s, Heineken, Peroni e Nastro Azzurro ma si bevono anche due o tre cappuccini a testa».

Il Gold Bar, poco più avanti sempre su piazzale Flaminio, ospita da vent’anni club di tifosi romanisti provenient­i anche dall’estero, in particolar­e dall’Ungheria. «Noi saremo aperti — spiega il titolare Gennaro Iorio — anche perché siamo un punto di ritrovo ormai storico per i tifosi romanisti e non possiamo deluderli. Ma in quest'occasione, dopo quello che è successo a Liverpool, sono sicuro che gli inglesi saranno tenuti dentro Villa Borghese e se ne vedranno pochi in giro».

Il bistrot «Pastasciut­ta», aperto due giorni fa da tre giovani amici accanto al Gold Bar, martedì si troverà per la prima volta faccia a faccia con i tifosi. E forse non sarà piacevole perché uno di questi ragazzi, Antonio C., supporter della Roma, ha ancora sull’occhio blu e nero, i segni di una rissa scoppiata nella cittadina inglese martedì scorso dopo la semifinale di Champions. «Stavamo tornando a casa con un gruppo di amici ma abbiamo sbagliato ad affittarla in quella zona — racconta — perché all’improvviso ci siamo trovati nel quartiere più tifoso di Liverpool, ci hanno rincorso ed è scoppiata una lite».

Spaventati i gestori dei locali più rinomati e frequentat­i del Centro: «Prolungher­emo la festa del 1° maggio»

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Distrutto Il pub devastato per Lazio-Tottenham

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