Unavantaluna live: folk siciliano con quartetto d’archi
La ricerca, la passione e il gusto sono sin dagli esordi i tratti distintivi di Unavantaluna, oggi in concerto al Parco della Musica (ore 18, viale de Coubertin 30). Il lungo percorso artistico ha visto l’ensemble siciliano partire dalla tradizione musicale popolare siciliana e peloritana in particolare, per approdare poi ad una propria definita «via isolana alla World Music» ed attestarsi, infine, come Cumpagnia di Musica Siciliana tout court, senza barriere di genere o fittizie nicchie di moda. L’ultima tappa di questo percorso è l’incontro virtuoso con l’ensemble Suono di un Quintetto d’Archi. Un accostamento tutt’altro che azzardato. La collaborazione sfata la distinzione fra «musica alta» e «musica bassa». Gli Unavantaluna si sono formati nella primavera del 2004 a Roma dall’incontro di quattro musicisti originari della Sicilia orientale (in particolare dell’area etnea e peloritana). Pubblicano il loro album d’esordio nel 2006. Fin dall’inizio il repertorio è stato caratterizzato da un equilibrio tra le forme musicali della tradizione siciliana e l’innovazione, sempre nel solco dei canoni musicali isolani: spiccano l’interpretazione di grandi classici della musica siciliana (La pampina di l’alivu, Mi votu e mi rivotu, Ciuri, ciuri, Vitti na crozza), nonché tarantelle, contraddanze, cunti, canti della tradizione marinara e contadina, oltre agli inediti in lingua siciliana.