Corriere della Sera (Roma)

Centro, un giorno «inglese» tra pub pieni e cori da stadio

A Campo de’ Fiori birre e sciarpe, tra sfottò e ustioni (per il sole)

- di Fulvio Fiano

Le cose più disdicevol­i che accadono nella mattinata dei tifosi dei Reds radunati a Campo de’ Fiori per il lungo prepartita hanno il colore bianco dei calzini di spugna che spuntano dai mocassini, il rosa a chiazze sulle parti di pelle bianca (braccia, polpacci, nuche) lasciate scoperte sottovalut­ando il sole di Roma anche in una giornata di cielo coperto e soprattutt­o la forma rotonda di più di una pancia, che all’ennesima pinta di birra deborda dalle tshirt diventate troppo corte. Sul fronte dei temuti incidenti, niente da segnalare.

Gia dalle 12, e qualcuno anche da prima, i primi inglesi prendono posto in quello che sarà il loro quartier generale fino alle 17: il pub alle spalle della fontana della Terrina da dove partono incessanti i cori pro Liverpool. Le voci rimbombano tra i banchi del mercato sotto il costante occhio degli smartphone dei turisti e quello più attento degli agenti in borghese. Cantano, tra una birra e l’altra, sulle note di Yellow Submarine e When the saints go marching, ripropongo­no a modo loro «Un giorno all’improvviso» resa celebre dai tifosi del Napoli, ma insistono soprattutt­o sui cori per Mo Salah e lanciano a ripetizion­e l’inno di Anfield You’ll never walk alone. Dagli stand dei commercian­ti qualcuno prova a replicare mandando il loop Roma, Roma, Roma, ma la voce Venditti arriva distante e, anzi, i Reds rilanciano con un «Lazio! Lazio!» che anche pronunciat­o all’anglosasso­ne fa infuriare il ragazzo del fioraio adiacente.

La reazione della piazza è in realtà divertita. Un signore sul lato lungo della piazza espone una vecchia bandiera con la Lupa gialloross­a e si prende anche qualche applauso, altri preferisco­no segnare il territorio appoggiand­o le sciarpe della Roma sul parabrezza di un’auto e di uno scooter. «Non so se questo era il punto più adatto per farli riunire — dice un uomo che si ferma a guardare — ma finora non è successo niente». Alle 14 il gruppo si infoltisce. Arrivano due signore in taxi con le braccia ampiamente tatuate, un ragazzotto vestito in stile simil cardinaliz­io (mantello rosso con croce cristiana dorata cucita su), si aggiunge un 50enne che sfoggia un vessillo dell’altro Roma-Liverpool, quello storico del 1984, una bandiera con lo scudetto 1983 e la scritta Campioni D’Italia. memorie della trasferta che fu.

Non si può parlare di gemellaggi­o, questo no, soprattutt­o dopo il pestaggio che ha ridotto in fin di vita Sean Cox nella gara di andata, ma fuori dal delirio dei più violenti qui c’è sicurament­e una buona disposizio­ne a fotografar­si assieme a passanti con la maglia gialloross­a e, se capita, a scambiarsi una sciarpa. «Li invidio, farsi una trasferta così tranquilli dopo il 3-0 per una gara così importante», dice pensando ad alta voce un passante.

L’ordinanza anti alcol, a Campo de’ Fiori, viene rispettata. Si beve solo al pub o negli immediati dintorni. E delegato alla Sicurezza del Campidogli­o, Marco Cardilli, annuncia l’imminente varo del nuovo regolament­o di Polizia urbana, che renderà permanenti queste regole in tutte le zone della movida. Il divieto di fornire alcolici in bicchieri e bottiglie di vetro scatterà dopo le 23, mentre lo stop alla somministr­azione partirà alle 2 del mattino. Supermerca­ti e minimarket, come già accade ora, non potranno più vendere alcolici dopo le 23.

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Il divietoBir­ra consumata in strada nonostante il divieto dalle 19 del 1° maggio alle 7 di oggi nella Ztl, attorno al Colosseo, nell’area del Tridente e verso l’Olimpico (Proto)

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