Centro, un giorno «inglese» tra pub pieni e cori da stadio
A Campo de’ Fiori birre e sciarpe, tra sfottò e ustioni (per il sole)
Le cose più disdicevoli che accadono nella mattinata dei tifosi dei Reds radunati a Campo de’ Fiori per il lungo prepartita hanno il colore bianco dei calzini di spugna che spuntano dai mocassini, il rosa a chiazze sulle parti di pelle bianca (braccia, polpacci, nuche) lasciate scoperte sottovalutando il sole di Roma anche in una giornata di cielo coperto e soprattutto la forma rotonda di più di una pancia, che all’ennesima pinta di birra deborda dalle tshirt diventate troppo corte. Sul fronte dei temuti incidenti, niente da segnalare.
Gia dalle 12, e qualcuno anche da prima, i primi inglesi prendono posto in quello che sarà il loro quartier generale fino alle 17: il pub alle spalle della fontana della Terrina da dove partono incessanti i cori pro Liverpool. Le voci rimbombano tra i banchi del mercato sotto il costante occhio degli smartphone dei turisti e quello più attento degli agenti in borghese. Cantano, tra una birra e l’altra, sulle note di Yellow Submarine e When the saints go marching, ripropongono a modo loro «Un giorno all’improvviso» resa celebre dai tifosi del Napoli, ma insistono soprattutto sui cori per Mo Salah e lanciano a ripetizione l’inno di Anfield You’ll never walk alone. Dagli stand dei commercianti qualcuno prova a replicare mandando il loop Roma, Roma, Roma, ma la voce Venditti arriva distante e, anzi, i Reds rilanciano con un «Lazio! Lazio!» che anche pronunciato all’anglosassone fa infuriare il ragazzo del fioraio adiacente.
La reazione della piazza è in realtà divertita. Un signore sul lato lungo della piazza espone una vecchia bandiera con la Lupa giallorossa e si prende anche qualche applauso, altri preferiscono segnare il territorio appoggiando le sciarpe della Roma sul parabrezza di un’auto e di uno scooter. «Non so se questo era il punto più adatto per farli riunire — dice un uomo che si ferma a guardare — ma finora non è successo niente». Alle 14 il gruppo si infoltisce. Arrivano due signore in taxi con le braccia ampiamente tatuate, un ragazzotto vestito in stile simil cardinalizio (mantello rosso con croce cristiana dorata cucita su), si aggiunge un 50enne che sfoggia un vessillo dell’altro Roma-Liverpool, quello storico del 1984, una bandiera con lo scudetto 1983 e la scritta Campioni D’Italia. memorie della trasferta che fu.
Non si può parlare di gemellaggio, questo no, soprattutto dopo il pestaggio che ha ridotto in fin di vita Sean Cox nella gara di andata, ma fuori dal delirio dei più violenti qui c’è sicuramente una buona disposizione a fotografarsi assieme a passanti con la maglia giallorossa e, se capita, a scambiarsi una sciarpa. «Li invidio, farsi una trasferta così tranquilli dopo il 3-0 per una gara così importante», dice pensando ad alta voce un passante.
L’ordinanza anti alcol, a Campo de’ Fiori, viene rispettata. Si beve solo al pub o negli immediati dintorni. E delegato alla Sicurezza del Campidoglio, Marco Cardilli, annuncia l’imminente varo del nuovo regolamento di Polizia urbana, che renderà permanenti queste regole in tutte le zone della movida. Il divieto di fornire alcolici in bicchieri e bottiglie di vetro scatterà dopo le 23, mentre lo stop alla somministrazione partirà alle 2 del mattino. Supermercati e minimarket, come già accade ora, non potranno più vendere alcolici dopo le 23.