Corriere della Sera (Roma)

QUEI PICCOLI PERICOLOSI TEPPISTI

- Di Flavio Haver

Lo Stato non può alzare bandiera bianca. Adesso serve una risposta netta, immediata, che dia un segnale preciso a chiunque si arroghi il diritto di mettere in discussion­e la sicurezza dei cittadini. Perchè la richiesta dei sindacati ad Atac, Prefettura, Questura e Comune di bloccare o deviare le linee di bus che transitano in alcune strade di Tor Bella Monaca è il chiaro segnale del pericolo a cui sono esposti - oltre agli autisti - i romani abituati (costretti?) ad utilizzare i trasporti pubblici. Le reiterate sassaiole contro i mezzi hanno provocato più di un ferito, a onor del vero anche in altri quartieri della Capitale. Ma negli ultimi tempi gli episodi più gravi e preoccupan­ti sono avvenuti nelle vie a ridosso dei palazzoni sorti nei pressi della Casilina, addirittur­a in pieno pomeriggio e non a notte fonda. In quegli edifici ci abitano tante famiglie perbene, vittime come tutti delle violenze volute da una risibile minoranza, che a questo punto va individuat­a e combattuta. Anche per dare coraggio a chi ha subito soprusi, in quelle strade, per troppo tempo. È indubbio, tuttavia, che il riferiment­o a Tor Bella Monaca possa evocare scenari negativi, paragonabi­li (è già avvenuto in più di un’occasione) alla Scampia camorristi­ca. E allora, lì dove teppistuco­li di periferia hanno imperversa­to finora impuniti, è il momento di far sentire il peso della presenza delle istituzion­i. Per ridare certezze e spazzare via l’insicurezz­a.

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