Roma, Champions ora a un passo La Lazio rallenta, pari con l’Atalanta
Alla Roma basta un punto, a due turni dalla fine, per la qualificazione Di Francesco sorride: «Vittoria da grande squadra, che sa soffrire»
La Roma vince a Cagliari per 1-0 grazie a una magia di Cengiz Under e rimane ancorata al terzo posto con 73 punti, senza più la compagnia della Lazio fermata ieri pomeriggio dall’Atalanta all’Olimpico (1-1, gol di Caicedo). I biancocelesti ora hanno solo 2 punti di vantaggio sull’Inter (71 a 69). Domenica altri match di fuoco: Crotone-Lazio e Roma Juventus.
C’è la firma di Cengiz Under sulla vittoria pesantissima a Cagliari, che avvicina la Roma alla qualificazione per la prossima Champions League: terzo posto in solitario, due punti di vantaggio sulla Lazio quarta e sempre quattro sull’Inter quinta.
L’ottavo gol stagionale (il settimo in campionato) del giovane attaccante turco, ha regalato i tre punti alla formazione giallorossa, che ha dovuto fronteggiare moltissime assenze: Manolas si è fermato durante il riscaldamento - al suo posto ha giocato (bene) Elio Capradossi, al suo esordio in serie A - mentre Bruno Peres è uscito per un problema muscolare.
Chi ha lottato fino alla fine è stato Radja Nainggolan. «Sapevamo - le sue parole che sarebbe stata una partita difficile, ora ci godiamo questi tre punti. Mi dispiace per il Cagliari che deve ancora lottare per salvarsi, ma il nostro cammino sta andando bene, ci manca poco per la qualificazione in Champions».
Un punto solo, con 180 minuti a disposizione. «Pensiamo alla Juventus, è una partita molto sentita e sarà un battaglia per l’onore». La stagione giallorossa è positiva. «In campionato abbiamo lasciato qualcosa, in Champions abbiamo fatto un percorso incredibile. Dobbiamo migliorare in entrambe le competizioni, anche se in Europa sarà difficile, ma del mercato se ne occupa il direttore sportivo».
Contento, a fine gara, Eusebio Di Francesco. «Siamo stati bravi a portare a casa una vittoria sporca, da grande squadra contro un ottimo Cagliari. Sapevo che avevamo tanti giocatori al limite ma stiamo crescendo come mentalità: la partita me l’ha fatta vincere Dzeko, per come si è caricato la squadra sulle spalle. Capradossi è stato bravissimo a sfruttare l’occasione che gli è capitata, gli va dato merito, ha sempre lavorato con applicazione ed alla fine è stato premiato. Ci manca un punto ma contro la Juventus giocheremo per vincere, non mi piacciono i ragionamenti di chi si accontenta. Alisson? Non immagino una Roma senza di lui, ma io faccio l’allenatore».