Le pagelle

7 ALISSON Il Cagliari lo bombarda, ma nel primo tempo la parata più difficile è su una deviazione harakiri di Bruno Peres. Decisivo in uscita su Sau nel finale.

6 BRUNO PERES Perde un brutto pallone all’inizio, ma poi si riprende bene. Si arrende all’ennesimo infortunio muscolare e Florenzi lo fa rimpiangere.

6,5 CAPRADOSSI Manolas va k.o. nel riscaldamento e Capradossi debutta in serie A. Un solo errore in una gara comunque da ricordare.

7 FAZIO Duello rusticano con Pavoletti, che va di testa e di gomiti.

6,5 KOLAROV Deve giocare sempre per mancanza di alternative. Parte terzino e chiude centrale, con un salvataggio provvidenziale su Farias.

7 DE ROSSI Una delle gare che piacciono a lui, a difesa della trincea. Insieme a Fazio alza un muro.

7 CENGIZ UNDER Sfiora il gol al 12’ - «stoppato» da Kykogiannis - e lo trova tre minuti dopo con un colpo di precisione che bacia il palo e finisce in porta. Settimo centro in campionato, ottavo in stagione: un bottino importante per un ventenne al primo anno di A.

6 GONALONS La moria delle mezzali costringe Di Francesco a usarlo da interno. Partita onesta e attenta. La brillantezza, però, è un’altra cosa.

5 NAINGGOLAN Nella città chi gli ha dato fama e famiglia cerca di lasciare il segno ma non ci riesce. È tra i giocatori più stanchi.

6 GERSON Ottava da titolare (l’ultima era stata RomaGenoa del 18 aprile), arrivando a 23 presenze in campionato. Male nel primo tempo in cui gioca troppo esterno, meglio nel 4-3-3 della ripresa.

7,5 DZEKO La difesa della palla che porta al gol di Cengiz è da manuale del calcio. Quello che fa nel secondo tempo, con la squadra sfinita, è ancora meglio. Un vero leader in tutti gli atteggiamenti.

5 FLORENZI Non è sereno, probabilmente per via del contratto. Gioca male quasi tutti i palloni.

4,5 JONATHAN SILVA Cambio disastroso per Capradossi. È alla base di quasi tutti i pericoli creati nel finale dal Cagliari.

6,5 DI FRANCESCO La fatica di Champions - fisica e mentale - è il nemico numero uno. Di Francesco lo sa e prova con un po’ di turnover e un po’ di tattica. Ma il cammino in Champions è stato strepitoso e l’anno prossimo la Roma sarà ancora lì. Di più non gli si poteva chiedere.

5,5 DI BELLO Non commette gravi errori, ma non dà l’idea di avere in mano la partita.