Corriere della Sera (Roma)

La Francia in scena, parola all’Africa

Arte, danza, teatro da giovedì al 26 novembre

- L. Ma.

La Francia in scena, anche a Roma. Anzi, è nella Capitale il clou del focus, che quest’anno guarda ai Paesi africani: là si concentra una creatività ancora poco conosciuta, che parte dalla danza per finire con la videoarte. La ricchissim­a stagione dell’Institut français Italia, da giovedì 10 maggio al 26 novembre, si apre con la mostra African Metropolis. Una città immaginari­a, il 22 giugno al Maxxi: i lavori di circa quaranta artisti fanno il punto sulle trasformaz­ioni sociali e culturali di questi anni. Lo spazio urbano è visto come luogo di incontro di esperienze diverse. A proposito di intersezio­ni, dal 30 luglio al 22 settembre il festival incrocia Una striscia di terra feconda: jazz all’Auditorium, a Villa d’Este a Tivoli, al Castello Savelli di Palombara e alla Casa del Jazz. Ospiti Médéric Collignon, François Couturier, Vincent Courtois.

A settembre di scena la danza, il teatro, le performan-

ce: le spigolatur­e di Jérôme Bel, che offre la scena agli esclusi, ballerini non profession­isti (9 e 10, Teatro Argentina); il duo franco israeliano Winter Family ospite il 12 settembre della Pelanda per Short Theatre; la danza di strada di Ana Pi, Cecilia Bengolea e François Chaignaud

Le tour du monde des danses urbaines en 10 villes il 15 settembre, sempre alla Pelanda. Particolar­mente fitto il calendario di spettacoli in dialogo con il Festival Romaeuropa, dal 19 settembre. Nuove coordinate geografich­e come in Kirina, viaggio fra Est e Ovest del coreografo Serge Aimé Coulibaly con Rokia Traoré e lo scrittore e Felwine Sarr. Saigon, di Caroline Guiela Nguyen, allestisce un vero ristorante dove s’incontrano francesi di origine vietnamita e vietnamiti alla ricerca delle radici. Peter Brook e Marie Hélène Estienne affrontano il tema della giustizia in The prisoner, Cecilia Bengolea e François Chaignaud azzardano la fusione fra dancehall giamaicana e polifonia (Dfs, al Vascello a novembre).

Tanto, da Oltralpe, s’incardina nella sezione Kids, a partire dalla Parade moderne al mercato Testaccio con personaggi ispirati all’arte. Saifeddine Manai il 27 settembre esprime la danza emergente dei Paesi arabi e del Mediterran­eo per Teatri di Vetro, il 4 ottobre a Villa Medici Bibliothèq­ues vivantes, perfomance e libri. In arrivo il disegnator­e di Charlie Hebdo e Libération François Olislaeger, il violoncell­ista Gaspar Claus, Catherine Meurisse e DD Dorvillier, disegnatri­ce l’una, l’altra coreografa. Per Spring Attitude, il 5 ottobre all’ex Dogana l’energia tribale di Tshegue, duo di Kinshasa che mescola afro e elettronic­a.

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Geografie Uno spettacolo dal ricco cartellone che rende omaggio all’Africa e all’Oriente

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