Karsdorp rientra in gruppo: l’incubo (forse) è finito
Karsdorp torna in gruppo lunedì e deve accelerare. Cengiz chiede più spazio Schick e il dualismo con Dzeko. Pellegrini al bivio: farà il titolare o la riserva?
Ottantuno minuti. La stagione di Rick Karsdorp alla Roma è tutta qui. Un intervento al ginocchio destro, a luglio, che doveva essere «di routine» e che invece era molto più serio (lacerazione del menisco laterale) e lo ha tenuto fuori fino a l 25 ottobre. Poi il drammatico rientro contro il Crotone e l’infortunio ancora più grave: rottura del legamento crociato del ginocchio sinistro. A seguire, l’operazione a Villa Stuart, con il professor Mariani, e la lunghissima rieducazione.
Del terzino olandese si sono perse le tracce e hanno cominciato a circolare notizie poco rassicuranti sulla sua reazione - soprattutto psicologica - al secondo infortunio. Un saliscendi emozionale comprensibile per un ragazzo arrivato con grandi prospettive e con una quotazione di mercato non indifferente (14 milioni al Feyenoord).
Quando le nubi sembravano farsi davvero nere, però, da Trigoria è filtrato un po’ di ottimismo. Secondo quanto riferisce Roma Radio, infatti, Karsdorp dovrebbe tornare ad allenarsi in gruppo lunedì prossimo. Impossibile pensare a un suo utilizzo contro il Sassuolo, nell’ultima di campionato, ma sarebbe un buon segnale anche la convocazione per Sassuolo-Roma.
La Roma deve capire se può contare su di lui come titolare per la prossima stagione. sarà uno snodo importante di mercato. Karsdorp è uno dei quattro giovani che devono guadagnare più spazio. Gli altri tre sono Lorenzo Pellegrini, Cengiz Under e Patrik Schick.
Pellegrini ha totalizzato 26 presenze, ma il suo minutaggio (1.636 minuti) è inferiore a quello di Nainggolan (2.545) e Strootman (2.159). Il prossimo campionato sarà quello della verità.
Cengiz Under ha iniziato con qualche difficoltà l’avventura italiana: nessun gol e nessun assist nelle prime sei presenze in serie A. La sua crescita, però, è stata rapida. Nelle altre otto presenze ha segnato sette reti e servito un assist. Ha giocato 1.169 minuti e su di lui scommette il c.t. turco Mircea Lucescu: «Ha qualità straordinarie e sta facendo vedere il suo valore. Ha sbagliato solo la partita di Liverpool, quando ha sentito troppo la pressione».
Patrik Schick è stato il caso dell’anno. Per lunghi mesi è rimasto fuori e solo nel finale di stagione ha fatto vedere a sprazzi il suo talento. Un gol in campionato, uno in Coppa Italia, 911 minuti in serie A e 207 in Champions. Numeri che devono crescere, nella prossima stagione, per convincere la Roma che l’erede di Edin Dzeko può essere proprio l’attaccante ceco.