Casamonica, polizia assediata
Era accusato di rapina. Stretta di mano fra Nando e la barista
Era la fine di aprile quando alcune decine di appartenenti alla famiglia Casamonica hanno circondato il commissariato Romanina per chiedere il rilascio di Angelo, 36 anni, arrestato per una serie di rapine ad automobilisti spacciandosi per poliziotto o carabiniere.
Prima che scoppiasse il caso del Roxy Bar, alcune decine di appartenenti alla famiglia Casamonica hanno circondato il commissariato Romanina, in via Orazio Raimondo, per chiedere il rilascio di Angelo, 36 anni, arrestato per una serie di rapine ad automobilisti spacciandosi per poliziotto o carabiniere. Una giornata di tensione a fine aprile, con tanto di richiesta di rinforzi ai carabinieri per calmare gli animi fuori dal commissariato. La conferma di un clima surriscaldato che si respira da tempo nel quartiere e di pressione continua anche nei confronti delle forze dell’ordine, sebbene proprio quel giorno gli agenti bloccarono il complice di Angelo Casamonica, un parente di 17 anni, arrestato anche lui perché ritenuto responsabile di almeno tre aggressioni.
«Era fra i più attivi nel protestare», spiegano gli investigatori. Ieri in via Barzilai Marian Roman e la moglie Rossana hanno lavorato come al
solito nel bar rilevato cinque anni fa, dove sono avvenuti i pestaggi del giovane romeno e di Laura, la cliente quarantenne che era intervenuta in sua difesa dopo le botte prese da Vincenzo e Alfredo (Cristian) Di Silvio, mentre la donna è stata picchiata da Alfredo e Antonio Casamonica: i
tre sono stati arrestati all’alba di ieri (i fratelli Di Silvio si sono costituiti nella caserma dei carabinieri di Tor Vergata) insieme a Enrico Di Silvio, al quale sono stati concessi i domiciliari.
Meno voglia di parlare e commentare i provvedimenti nel locale di via Barzilai, ma anche sorpresa per la visita di Nando Casamonica (inizialmente indicato dal barista come colui che lo aveva minacciato) che si è presentato nel locale della coppia romena per stringere la mano a Rossana. «Io con questi zingari non c’entro niente, qui mi conoscono, vengo sempre a prendere il caffé e lascio la mancia», ha detto Nando parlando con la ragazza. Oggi alle 11 invece flash mob sempre al Roxy di alcuni esponenti del Pd (tra gli altri i senatori Luigi
«Flash mob»
Oggi alle 11 iniziativa del Pd davanti al Roxy. «Così ogni mese fino al processo»
Zanda e Bruno Astorre): iniziativa di solidarietà con le vittime della violenza mafiosa che sarà ripetuta ogni mese fino al processo contro i quattro arrestati. Nella zona è stata comunque aumentata la vigilanza. Pattuglie di polizia e carabinieri la presidiano, ieri anche per sorvegliare le aree dove erano in corso le dirette televisive dopo l’aggressione alla troupe di Nemo, avvenuta all’alba, durante gli arresti.