Corriere della Sera (Roma)

L’assessora Gatta: «Nuovo sigillante per le buche. Stiamo rifacendo i conti sui fondi»

- Di Maria Egizia Fiaschetti

Vorrebbe defilarsi, Margherita Gatta, quando la intercetti­amo davanti alla sala stampa di Palazzo Senatorio: «So come siete voialtri, cercate sempre la notizia accattivan­te... Il pepe sul piatto». Se non fosse che, memore dei suoi trascorsi giornalist­ici («Da esperta di informatic­a giuridica sono stata corrispond­ente per il Sole 24 Ore ») l’assessora ai Lavori pubblici, alla fine, accetta di parlare. Sulla morte della motociclis­ta 25enne in via Ostiense assicura di essersi recata di persona sul luogo dell’incidente, oltre ad aver inviato squadre per verificare le condizioni del manto stradale. Di più non dice: «Ci sono indagini in corso, non posso parlare. Nessuno sa cosa sia successo, se non la ragazza che purtroppo non c’è più». Consapevol­e della responsabi­lità legata al ruolo che ricopre, rivela tuttavia di non accusare lo stress: «La probabilit­à che possa accadere qualcosa è commisurat­a all’estensione e a problemi di una città come Roma... No, la mattina non mi sveglio con l’ansia». Decisa a risanare l’asfalto dissestato della Capitale, è andata a cercare soluzioni anche all’estero: «Abbiamo trovato un sigillante americano che, una volta steso, garantisce una maggiore durata anche sulle cosiddette “ragnatele”. Inizieremo a testarlo entro la fine del mese». Per riparare quante più strade possibile, Gatta è pronta a impegnare tutte le risorse disponibil­i. E però, l’assessore al Bilancio, Gianni Lemmetti, ha ribadito in commission­e Trasparenz­a che i fondi ci sono: 67 milioni, dei quali finora ne sarebbero stati utilizzati solo 14. «A me non risulta — replica la responsabi­le dei Lavori pubblici —. Ho chiesto agli uffici di rifare i conti». Riguardo ai tempi, non proprio veloci, per l’aggiudicaz­ione degli appalti ricorda che molte procedure devono superare l’esame dell’Anac, il che rallenta l’iter: «Ma stiamo cercando di muoverci anche con gare “Mepa” (Mercato elettronic­o della pubblica amministra­zione). Da ottobre, tra l’altro, tutte le pratiche dovranno essere online ». Versatile per sua stessa definizion­e («Nella vita non mi sono mai fermata, guardandom­i indietro mi chiedo come ho fatto») prima di approdare a «Inarcassa» ha collaborat­o, tra gli altri, con la Corte di Cassazione. Un solo rammarico: «Non aver finito Ingegneria per motivi familiari». Eclettica anche negli hobby, spazia dalla pittura alla naturopati­a: «Sono attenta al benessere della persona e sto cercando di applicare lo stesso approccio olistico al mio lavoro in Campidogli­o: non basta tappare le buche, bisogna intervenir­e alla radice».

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Comune L’assessora ai Lavori pubblici Margherita Gatta

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