Corriere della Sera (Roma)

Di Francesco vuole Chiesa in gialloross­o

Monchi stringe per un esterno offensivo: il preferito è il talentino della Fiorentina ma costa caro Si riparla di una nuova offerta del Real Madrid per Alisson: 70 milioni per avere il portiere

- di G. Piacentini

La Roma va di corsa verso il futuro. Quello immediato riguarda la gara di domenica sera contro la Juventus, che dovrà certificar­e la qualificaz­ione alla Champions League dell’anno prossimo, condizione necessaria per far partire con largo anticipo, rispetto al recente passato, il piano di rafforzame­nto.

In realtà i gialloross­i potrebbero scendere in campo con la certezza del piazzament­o già in tasca. Servono una sconfitta casalinga dell’Inter contro il Sassuolo (assai improbabil­e per non dire impossibil­e) oppure quella della Lazio a Crotone. In quel caso la gara contro i bianconeri sarebbe una festa per i tifosi romanisti, che per la terza volta in venti giorni riempirann­o l’Olimpico. Dopo i pienoni contro Barcellona e Liverpool, infatti, anche per l’ultima partita casalinga si preannunci­a uno stadio vestito a festa: già superato il tetto delle cinquantam­ila presenze, l’obiettivo è il sold out.

Tutta la Roma, quindi, non vede l’ora di programmar­e il futuro. Contro la Juventus, ad esempio, i gialloross­i potrebbero scendere in campo con la maglia del prossimo anno. La Nike sta provando a fare il miracolo di consegnarl­a in tempo. Monchi, invece, sta già pensando a chi quella maglia dovrà «riempirla», ma anche all’ingresso di nuovi dirigenti. Nello specifico, la new entry sarebbe Ricky Massara, che a Trigoria è stato a lungo il braccio destro di Walter Sabatini e per un breve periodo direttore sportivo. Con Massara, che nel frattempo ha risolto il suo contratto con Su- ning, ci saranno dei contatti nei prossimi giorni: se tornerà alla base lavorerà a stretto contatto con Monchi.

Per quanto riguarda il mercato, solo l’ufficialit­à della Champions League potrà certificar­e il cambio di strategia annunciato nelle settimane scorse dallo stesso direttore sportivo e dal presidente James Pallotta: la Roma, che lo scorso anno ha dovuto cedere Paredes, Salah e Ruediger entro il 30 giugno, oggi non ha più la necessità impellente di vendere. Se lo farà sarà per scelta e per rinforzare la squadra.

Alcune operazioni in entrata, come quella con la Dinamo Zagabria per il centrocamp­ista croato Ante Coric (classe 1997), sono in fase avanzata. Altre rischiano di essere solamente delle suggestion­i, come quella che vorrebbe in gialloross­o Anderson Talisca, centrocamp­ista offensivo brasiliano del Benfica, in prestito al Besiktas. Molto più semplice, grazie ai buoni uffici di Mino Raiola, sarebbe arrivare a Mario Balotelli, in uscita dal Nizza: l’ex interista piace molto a Di Francesco, che lo avrebbe voluto al Sassuolo, ma creerebbe un problema di abbondanza in attacco, dove ci sono già Dzeko, Schick e Defrel.

Più facile che arrivi un esterno: Bernard è più di un’opzione, visto che uscirà a parametro zero dallo Shakhtar. Però vuole 10 milioni come bonus alla firma più 4 all’anno di ingaggio. Justin Kluivert rinnoverà con l’Ajax e piace molto in Premier League. Il sogno è Federico Chiesa, che il tecnico romanista reputa perfetto per il suo gioco, ma che la Fiorentina valuta 40 milioni di euro. Potrebbe arrivare solo se partisse un big: in Francia si parla di una imminente offerta di 70 milioni di euro del Real Madrid per Alisson, che la Roma considera incedibile. Se e quando arriverà la proposta, se ne riparlerà.

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Obiettivi Federico Chiesa, 20 anni, gioiello della Fiorentina e (a destra) Bernard, 25, attaccante dello Shakhtar Donetsk. Il brasiliano si svincola a costo zero

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