Corriere della Sera (Roma)

Prende a pugni i banditi e li fa fuggire

Laurentino, due rapinatori puntavano al Rolex. «Avevano l’accento campano»

- R. Fr.

Hanno tentato di strappare il Rolex al direttore di un supermerca­to del quartiere Giuliano Dalmata, vicino a via Laurentina. Il copione doveva essere quello di sempre, la vittima colta di sorpresa, bloccata e rapinata del prezioso orologio. Ma alle 9.15 di due giorni fa non è andata così: il direttore, 53 anni, ha preso a pugni il bandito che lo stava tenendo fermo e poi anche il complice intervenut­o per dargli manforte. I due avevano accento campano.

Presi a pugni dalla vittima. Costretti a fuggire per una reazione che non avevano previsto. Anche perché non capita di frequente che i rapinatori di Rolex falliscano il colpo. Invece è successo al quartiere Giuliano Dalmata, vicino a via Laurentina, dove il direttore di un supermerca­to della zona, di 53 anni, è stato aggredito martedì mattina da due banditi che lo hanno avvicinato mentre si trovava in auto.

Il copione doveva essere quello di sempre, la vittima colta di sorpresa, afferrata per un braccio e rapinata del prezioso orologio. Ma alle 9.15 di due giorni fa non è andata così: il 50enne si è accorto dei rapinatori solo quando uno di loro lo aveva già immobilizz­ato, cercando di sfilargli il Rolex che portava al polso.

Minacce e violenza a cui il direttore si è opposto con fermezza, prendendo a pugni prima il bandito che lo stava tenendo fermo e poi il complice intervenut­o per dargli manforte. La scena è stata notata da altre persone, qualcuno ha chiamato la polizia. E i due sullo scooter, che secondo il racconto della vittima avevano accento campano, non hanno potuto fare altro che scappare a mani vuote.

Il direttore, che non è rimasto ferito, è stato ascoltato dalla polizia che ha svolto una

battuta nella zona alla ricerca dei rapinatori. Non è escluso che siano responsabi­li di altri colpi, questa volta riusciti, sempre nella zona dell’Eur.

Ma nei giorni scorsi aggression­i dello stesso genere sono avvenute anche in altri quartieri: a Vigna Clara, ad esempio, un ragazzo di 28 anni è

stato rapinato - sotto gli occhi di alcune amiche che lo stavano aspettando affacciate al balcone di casa in via Cortina d’Ampezzo - da un bandito solitario e incappucci­ato che potrebbe aver già colpito nelle settimane precedenti. Le rapine messe a segno da banditi in motorino che seguono le

loro vittime fino al cancello di casa o a un semaforo rosso non sono purtroppo rare, nonostante le recenti operazioni di polizia e carabinier­i che hanno portato all’arresto di decine di pregiudica­ti, soprattutt­o romani e campani.

Il sistema

«Afferrato per un braccio dal finestrino»

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