Gli artisti di San Lorenzo e il vernissage «letterario»
L’«inno al disequilibrio» di Allevi: folla a Termini tra musica e parole
Un temporale perfetto, quasi letterario, ha fatto da scenografia (esterna) al vernissage della mostra che cita il grande classico dei messaggi in bottiglia, da affidare alle acque e al destino. Nella sala grande al piano terra dell’edificio ex industriale, sede della Fondazione Pastificio Cerere, gli artisti della Scuola di San Lorenzo, i residenti e relativi colleghi questa volta hanno fatto da spettatori: l’evento «170 racconti in bottiglia» è frutto del lavoro di giovanissimi studenti di arte di un liceo artistico di Padova. È anche l’occasione per fotografare insieme Marcello Smarrelli, ideatore del progetto «Curare l’Educazione?» e direttore artistico della Fondazione, insieme con l’artista Giuseppe Gallo, scultore e pittore: qualcuno osservandoli ha pronunciato la formula «separati alla nascita?». Il presidente della Fondazione Pastificio Cerere Flavio Misciattelli ha fatto gli onori di casa accogliendo il curatore Paolo Marcolongo, il direttore della Nando and Elsa Peretti Foundation Stefano Palumbo, lo scultore Oliviero Rainaldi, Barbara Pio di Savoia con la figlia Silea. Dopo l’opening, tappa d’obbligo nell’attiguo ristorante «Pastificio» dove si impastano solo farine «d’epoca» come quella di grano Senatore Cappelli, o di grano arso. Flavio Misciattelli, presidente Fondazione Pastificio Cerere
Quando il maestro Giovanni Allevi lascia dietro di sé gli scaffali della libreria Borri Books di Termini ed esce all’esterno, sotto la pensilina, ed incontra il pubblico che lo attende davanti al pianoforte, per un attimo vacilla: «Sono emozionantissimo, che bello fare la presentazione qui! Suono subito». Taxi, arrivi e partenze, trolley, tutto è sospeso mentre si diffondono le note di «Back to life» (da ‘Joy’, album del 2006). La musica sovrasta il rumore del traffico: «Sentivo i clacson delle auto, erano “Sì” naturali. Mi ha fatto piacere che fosse propria questa la nota», commenta prima di inondare la platea con il fiume dei racconti sulla genesi del suo nuovo libro «L’Equilibrio della Lucertola» (edito da Solferino). È il quinto
Si accendono i riflettori, dalle 13.30 alle 18 di oggi, sui casting di Elite Model Look, ospitati negli spazi della Galleria Commerciale Porta di Roma, che offre a giovani aspiranti modelli un’opportunità Giovanni Allevi (a sinistra), al centro il compositore al pianoforte. Tra il anche pubblico Alda D’Eusanio titolo del pianista e compositore, che si prepara a riprendere l’«Equilibrium Tour» tra Cina, Giappone, Italia. L’incontro sorprende come un flash mob. Ai viaggiatori/lettori che lo incalzano con le domande, Allevi spiega che si tratta di un romanzo autobiografico e filosofico, «dedicato a tutti coloro che di tanto in tanto si sentono vacillare e hanno paura di cadere. Avevo perso l’equilibrio, sono andato su un’isola a fare esercizi per recuperarlo: lì ho cominciato a riflettere e a scrivere». E la lucertola? «È così vicina alla polvere, portatrice di una saggezza ancestrale. Nel mio caso, è stata un guru». per realizzare il sogno di entrare nel mondo della moda. Il casting è aperto a ragazze e ragazzi dai 14 ai 22 anni. Ci si può presentare direttamente anche senza iscrizione. Maurizio Mattioli scherza con i passeggeri del tram
Maurizio Mattioli rende omaggio ad Aldo Fabrizi. Lo interpreta, lo reinventa nella pièce «E qua so io», regia di Giuseppe Manfridi, in scena al Teatro Tirso da Molina. E, l’altra sera, l’attore è salito sul Tram Jazz per rispolverare la figura del bigliettaio e rivivere le emozioni del film «Avanti c’è posto».