Chiusi per lutto, ira dei negozianti
Protesta dei commercianti contro i «Piani di massima occupabilità»
«Chiusi per lutto». Lo hanno scritto i commercianti sui cartelli davanti ai loro negozi con le saracinesche abbassate per la protesta contro i tavolini all’aperto nel centro storico. La manifestazione di ieri mattina davanti alla Bocca della Verità.
Hanno affisso un cartello con la scritta «Chiuso per lutto» e sono andati alla manifestazione. I titolari di bar e ristoranti, a centinaia, si sono radunati ieri mattina alla Bocca della Verità per ripetere il loro «no» ai «Piani di massima occupabilità» e al «Catalogo degli arredi». E perfino in una zona centrale come Campo dei Fiori, sono rimasti con le porte sprangate per tutta la giornata. Ma un primo risultato l’hanno ottenuto: i loro rappresentanti, Claudio Pica della Fiepet Confesercenti e lo stesso Valter Giammaria, presidente della Confesercenti, sono stati ricevuti dal neo-assessore al Commercio, Carlo Cafarotti, che ha promesso un «tavolo», meglio una mega riunione, entro la fine del mese. «È stato un incontro costruttivo, nell’interesse delle attività economiche e della città», dicono dal Campidoglio che ribadisce «la sinergia e il dialogo fra l’amministrazione e gli esercenti».
Dopo la riunione Claudio Pica spiega: «Abbiamo saputo che ancora non è assessore perché si insedierà il 14 maggio. Ma ha preso impegni ben precisi di convocare entro due settimane un tavolo con le altri parti sociali, dai comitati di cittadini alle istituzioni e alla Confcommercio per trovare le soluzioni migliori a questa situazione ormai insostenibile». «È andata bene - ammette Valter Giammaria -. Questo annoso problema deve essere risolto una volta per tutte, ma soprattutto adesso che arriva l’estate. Altrimenti invece di assunzioni ci saranno dei licenziamenti». E il vicepresidente del consiglio del I municipio Matteo Costantini, aggiunge: «Il confronto è utile se si possono aiutare le aziende sane contro l’abusivismo». Tra i manifestanti Anna Volpetti di «Baffetto 2» è molto decisa: «Non sono i tavolini che vanno contro il decoro della città, ma i minimarket e tanti venditori abusivi».
Al tavolo parteciperà anche la Confcommercio che era contraria alla manifestazione. «Le proteste ad oltranza non servono infatti ad altro che ad esacerbare ancora di più gli animi - commenta il commissario della Fipe Confcommercio Giancarlo Deidda - in un settore che invece ha bisogno ed ha le potenzialità per crescere in armonia con la città, come dimostrato da tutti i dati che rappresentano la ristorazione come un’eccellenza per la Capitale ed una delle principali attrazioni per i turisti». E si avvera quanto richiesto per i comitati dei residenti da Dina Nascetti di Vivere Trastevere che chiedono «un tavolo per un confronto civile con le associazioni di categoria». Adesso il confronto è stato promesso entro il mese, anche se gli abitanti del Centro ripetono che i «Piani» vanno rispettati e così gli arredi.