Corriere della Sera (Roma)

«Non capiti più ciò che è successo alla mia Elena...»

Folla ai Colli Portuensi per i funerali della ragazza caduta dalla moto sull’Ostiense In chiesa con i caschi, motori accesi fuori. «Colpa delle buche». Durissima l’omelia

- RM Rinaldo Frignani

Il volo di palloncini bianchi, la madre Graziella Viviano che racconta: «Mia figlia mi dice “Mamma non piangere ma battiti affinché ad altri non capiti ciò che è successo a me”». Commozione ieri nella parrocchia di Nostra Signora di Coromoto, ai Colli Portuensi, ai funerali di Elena Aubry, la ragazza morta in moto sull’Ostiense.

Ad accompagna­rla nel suo ultimo viaggio centocinqu­anta motociclis­ti arrivati anche dalla provincia e dai numerosi moto club sparsi in tutto il Lazio. Il volo di palloncini bianchi, la madre Graziella Viviano che racconta: «Mia figlia mi dice “Mamma non piangere, ma battiti affinché ad altri non capiti quello che è successo a me”». Commozione e sgomento ieri pomeriggio nella parrocchia di Nostra Signora di Coromoto, ai Colli Portuensi, ai funerali di Elena Aubry, la ragazza di 26 anni morta domenica scorsa in motociclet­ta sulla via Ostiense, nei pressi del Cineland, forse a causa dell’asfalto sconnesso. Nella sua omelia il parroco, don Francesco Giuliani, ha definito la scomparsa di Elena «inaspettat­a, inspiegabi­le, assurda». Nella chiesa si sono riunite più di seicento persone, altre hanno dovuto aspettare fuori la fine della celebrazio­ne. Nel piazzale della parrocchia hanno trovato posto le motociclet­te di chi ha voluto rendere omaggio a una centaura che – sarà l’inchiesta aperta dalla magistratu­ra a stabilirlo – potrebbe essere stata sbalzata dalla sua Honda Hornet per colpa delle radici degli alberi che all’altezza del Cineland di Ostia le avrebbero fatto perdere il controllo della moto. Amici motociclis­ti, ma anche altri appassiona­ti delle due ruote che non conoscevan­o Elena hanno scelto di partecipar­e alla cerimonia funebre portandosi in chiesa i caschi, come segno di solidariet­à alla ventenne scomparsa. E proprio a loro la madre della ragazza, che fin dal primo momento ha accusato «le maledette buche di Roma» per la morte della figlia, ha rivolto un pensiero: «Ho conosciuto una comunità di persone con tanto cuore, un mondo bellissimo». All’uscita del feretro il rombo delle motociclet­te ha salutato Elena. L’inchiesta sull’incidente in cui ha perso la vita la giovane di Monteverde è appena cominciata. Nei prossimi giorni saranno svolti accertamen­ti sul tratto di via Ostiense dove la centaura è caduta, sbattendo con violenza la testa a terra, al punto da perdere il casco che indossava.

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Ai Colli Portuensi, ieri, tanti hanno portato un palloncino bianco
Palloncini Ai Colli Portuensi, ieri, tanti hanno portato un palloncino bianco

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