Corriere della Sera (Roma)

La Vinci saluta: «Il Foro Italico è stata la mia casa»

L’azzurra lascia il tennis dopo il torneo. «Non potevo chiudere in nessun altro posto»

- Sergio Torrisi

Se Roma le piace tanto, i risultati ottenuti al Foro Italico dall’esordio nel 1999 ad oggi molto meno. Eppure Roberta Vinci ha scelto il palcosceni­co capitolino per staccare definitiva­mente la sua mano destra dalla racchetta e dire addio al tennis con stile.

Niente canto del cigno agli Us Open, insomma, lì dove si era regalata il momento più alto della carriera, a settembre del 2015, battendo in semifinale Serena Williams ed invece spazio ai grandi bagni di folla e festeggiam­enti romani, a cui la 35enne giocatrice di Taranto, negli ultimi giorni, non si è certo negata.

La sua conclusiva apparizion­e agli Internazio­nali d’Italia si aprirà all’inizio della prossima settimana con la sfida contro una qualificat­a, ma prima Roberta ha voluto ringraziar­e chi l’ha sempre sostenuta dalle tribune del Foro Italico.

«Roma è stata la mia casa per tanti anni e non avrei mai potuto scegliere un posto diverso per salutare il tennis – ha spiegato la tennista azzurra - Nonostante qui non abbia mai giocato bene (8 vittorie e 19 sconfitte complessiv­e in singolare, ndr), il pubblico mi ha sostenuto sempre e comunque».

Battere l’avversaria di turno non è più una priorità. «Mi sono preparata per fare il meglio possibile, ma il risultato stavolta passa in secondo piano».

Per chi è riuscita ad entrare tra le migliori dieci del mondo, ha conquistat­o la posizione numero uno nel doppio assieme alla Errani ed è stata quattro volte campioness­a di Fed Cup, la pensione sportiva - potendo contare tra l’altro sui quasi 12 milioni di dollari di soli premi guadagnati in carriera – è assolutame­nte meritata.

Ritiro che arriva forse al momento giusto, considerat­a la grande fatica che sono costate alla giocatrice azzurra le ultime settimane di allenament­o. «Il fisico e le motivazion­i non sono più quelli di una volta, ma farò di tutto per dare una soddisfazi­one a chi verrà ancora una volta a fare il tifo per me. Non so se ci sarà un’altra Vinci, difficile adesso andare avanti in classifica con un gioco poco fisico e potente come è stato il mio. Non so cosa farò dopo, ma posso dire di aver raggiunto tutto quello a cui aspiravo: davvero non posso avere alcun tipo di rimpianto».

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Nella storia Roberta Vinci, 35 anni, ha vinto quattro volte la Federation Cup

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