Duecento anni di Harvard Law School Nella Capitale la festa di 350 laureati
Dove festeggereste il vostro duecentesimo compleanno? Quale posto migliore in Europa se non Roma. Così devono aver pensato negli Stati Uniti, quando hanno deciso di celebrare i primi 200 anni di Harvard Law School. E così è stato tanto che 350 laureati da tutto il mondo hanno fatto rotta sulla Capitale. Ad aspettarli un fitto programma di attività culturali e di bellezze da scoprire, magari in intimità, dall’alba sui Fori al tramonto in Vaticano. Tre giorni, da venerdì a oggi, punteggiati da visite istituzionali. Ieri, in mattinata la folta delegazione è stata ricevuta da Giorgio Lattanzi, presidente della Corte Costituzionale. Poi, pranzo mediterraneo nella meravigliosa Villa Magistrale dell’Ordine di Malta all’Aventino, in compagnia della neo-presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati. Il momento più emozionante è stato il pomeriggio al Quirinale, dove il presidente
della Repubblica, Sergio Mattarella, certo non privo di impegni, ha accolto i giovani con un sentito e caloroso discorso di benvenuto. Per parte sua, il Dean di Harvard Law School, John Manning, professore anche lui di diritto pubblico, tra il serio e il faceto, per quando il capo dello Stato sarà più libero dalle attuali funzioni, gli ha proposto di «insegnare un corso insieme». Le attività proseguono oggi con un programma accademico a Palazzo
Colonna: si discute di Europa, misure anti-corruzione e di nuove frontiere della tecnologia in ambito fintech, tra intelligenza artificiale, blockchain e criptovalute. Il tutto in compagnia di relatori internazionali, provenienti da Harvard ma anche da Oxford, Parigi e Barcellona. Tra gli ospiti intervenuti il vice-presidente globale di Blackstone, John Finley, e l’ex ministro delle Finanze del Lussemburgo, Luc Frieden. (S.D.S.)