Cassia, una famiglia di cinghiali pascola tra i veicoli in sosta
Una famiglia felice. E con molto appetito. Ieri un branco di sei cinghiali, due adulti e quattro cuccioli, è apparso alla Tomba di Nerone. Un’apparizione che ha reso felici i bambini che si sono trovati davanti animali selvatici, invece dei soliti cani al guinzaglio. La presenza di questi animali a Roma Nord diventa sempre più frequente.
Sia perché ci sono molte aree verdi limitrofe e parchi protetti da dove, con ogni probabilità, provengono questi suini selvatici.
Per due giorni gli animali hanno grufolato nel quartiere, apparendo e scomparendo a loro piacimento, senza preoccuparsi troppo delle aiuole pubbliche, dove hanno pasteggiato. E dove qualche bambino ha cercato anche di farli mangiare e di giocare, visto che le bestie sono apparse particolarmente mansuete e socievoli. Poi quando si sono stancati sono scomparsi per qualche ora. Ma poi sono nuovamente tornati, forse spinti dalla fame.
La zona vive da tempo nell’emergenza cinghiali, con gli annessi problemi sanitari e igienici, visto che gli animali apprezzano particolarmente i rifiuti e la spazzatura. Gli incontri
ravvicinati ormai sulla Cassia sono frequenti, sono stati sorpresi anche nei cortili condominiali, lungo le strade vicino ai cassonetti, così come nel giardino della casa di cura alla Giustiniana.
«Scene ordinarie ormai a Roma, soprattutto in prossimità delle aree verdi di cui la Capitale è ricca, come dimostrato dalla bella famigliola di cinghiali «in gita» alla Tomba di Nerone», ha sottolineato Francesco Figliomeni, consigliere comunale di Fratelli d’Italia. «Ormai stiamo assistendo a un fenomeno di urbanizzazione di questi animali, che da selvatici stanno diventando parte della fauna urbana a causa di un mancato controllo delle nascite e proliferazione. Animali attratti in particolare dalla spazzatura che non viene ritirata da Ama».