QUELL’AUTO ABBANDONATA E IL COLONNELLO CHE TELEFONA
Caro Conti, giorni fa avete pubblicato una mia lettera a proposito di un’auto abbandonata che avevo tentato di segnalare. Ho avuto il piacere di essere contattato dal Colonnello Antonio Petti, Comandante del Gruppo Carabinieri di Roma, che, nonostante il ruolo di vertice nell’Arma e i problemi che lo occupano, si è interessato al caso, dimostrando grande cortesia. Due giorni dopo la telefonata, l’auto segnalata non c’è più. In genere ci si ferma alla lamentela, ma mi è sembrato doveroso segnalare una situazione risolta grazie alla professionalità e all’attenzione di un ufficiale di tale rango.
Roberto Valenti
Il nostro lettore ci aveva raccontato di aver inutilmente segnalato a due Stazioni dei Carabinieri un’auto abbandonata che, dopo un suo controllo, risultava rubata. Purtroppo, lo sappiamo, a Roma dilaga il «nonmicompetismo», morbo che impedisce ai cittadini desiderosi di offrire il loro contributo, di essere ben ascoltati. Questa telefonata del Colonnello Petti dimostra la capacità dell’Arma di riflettere sul funzionamento delle proprie Stazioni (due risposte telefoniche molto evasive) e di mantenere un costruttivo rapporto con la cittadinanza. In più c’è una quota di ottima educazione personale. Il che, a Roma, non guasta. pconti@corriere.it