Corriere della Sera (Roma)

Montanari: useremo pecore e capre per tagliare i prati nei parchi comunali

Il progetto del Comune tra pro e contro

- Di E. Palma e M. Pelati

«Su caprette e pecore usate come tosaerba nel castello di Berlino la sindaca Raggi mi ha sollecitat­o estendere questa attività che già viene fatta nel parco della Caffarella ad altre ville», ha annunciato ieri l’assessora Pinuccia Montanari . La Coldiretti: «Ci sono 50 mila pecore già pronte». E se dal Pd attaccano, Fulco Pratesi, fondatore del Wwf, è molto favorevole.

Mangiano erba e lo fanno gratis. E poi concimano. Tra sogni e suggestion­i la prossima sperimenta­zione per lo sfalcio dell’erba nei parchi nelle e ville storiche sarà affidata a pecore e capre. Animali numerosi nel Comune di Roma che con 43 mila ettari di verde è il più esteso d’Europa.

«Vorrei rispondere alla domanda di Simonetta su caprette e pecore usate come tosaerba nel castello di Berlino — ha scritto ieri l’assessora all’Ambiente, Pinuccia Montanari, nella rubrica #assessorer­isponde su Facebook —. La sindaca Raggi mi ha sollecitat­o a estendere questa attività che già viene fatta nel parco della Caffarella ad altre ville, è un lavoro semplice». Nel dipartimen­to Ambiente è infatti in corso un’«indagine» su un gregge di 100 pecore nel parco dell’Appia Antica e si stanno valutando pro e contro. Gli animali che brucano e mangiano erba poi concimano e bisogna aspettare almeno un paio di giorni prima di poter accedere all’area verde. Inoltre ci sono dei costi che riguardano il trasporto degli ovini.

«Sarebbe meglio inserirle in aree estese come il parco di Centocelle e non Villa Borghese o Villa Ada» dicono dal dipartimen­to, dove spiegano: «Il biocentris­mo prevede che l’uomo sia solo uno dei tanti abitanti della terra, che deve convivere con gli altri animali». Serviranno pastori? «Quelli li abbiamo: sono i quattro che lavorano nelle due aziende agricole gestite dal Comune, la Tenuta del Cavaliere e Castel di Guido». Dopo le funivie come mezzi di trasporto, la riabilitaz­ione di Ovidio cacciato da Roma, i gabbiani «carini quando nidificano sui tetti» e Spelacchio, l’albero di Natale morto e poi diventato una star dei selfie per turisti, l’idea delle capre e delle pecore ha scatenato ilarità. «Ci sono anche conigliett­i che mantengono il livello dell’erba normale...» è scritto sui social.

Ma se dall’opposizion­e in Comune giungono solo attacchi,la Coldiretti mette a disposizio­ne 50 mila pecore tosaerba. «Dopo i gabbiani, che in mancanza di una normale raccolta dei rifiuti si sostituisc­ono ai netturbini — attacca Enzo Foschi del Pd — oggi è la volta delle pecore e delle capre per contrastar­e il fenomeno dell’erba alta». E il senatore Marco Marsilio (FdI) rincara la dose: «Ora ci attendiamo a breve una nuova, geniale idea della Raggi: allevare vacche per produrre metano e risparmiar­e sul carburante. Vedi mai che ci risani l’Atac...». Intanto il bando da 4 milioni di euro per lo sfalcio dell’erba di quest’anno non è ancora pronto e gli interventi nelle aree diventate giungle sono per lo più fatti in emergenza. O con le adozioni autofinanz­iate dai cittadini diventate ormai più di 104.

 ??  ?? Pecore al pascolo libero in via Lucio Apuleio, nel Parco del Monte dei Ciocci, al Trionfale
Pecore al pascolo libero in via Lucio Apuleio, nel Parco del Monte dei Ciocci, al Trionfale
 ??  ?? All’ippodromo Le pecore tosaerba sono state già impiegate alcuni anni fa (nel 2012) per tagliare il prato all’ippodromo militare di Tor di Quinto
All’ippodromo Le pecore tosaerba sono state già impiegate alcuni anni fa (nel 2012) per tagliare il prato all’ippodromo militare di Tor di Quinto

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