Corriere della Sera (Roma)

Trastevere, non paga la Tari un residente su tre

- Di Manuela Pelati

A Trastevere uno su tre non paga, a San Lorenzo uno su quattro. La percentual­e di evasione fiscale che risulta dalla mappatura effettuata da Ama delle utenze (tra privati e commercial­i) che non versano la tariffa sui rifiuti è preoccupan­te. I verificato­ri dell’azienda municipali­zzata che sono andati strada per strada a controllar­e citofoni e nomi hanno registrato che su 20 mila abitanti di Trastevere il 29% non risulta nel database del Comune. Mentre a San Lorenzo su 17 mila cittadini la percentual­e dei fantasmi è del 25%.

La mappatura delle utenze attivata da alcuni mesi dalla giunta Raggi ha interessat­o anche il VI e X il Municipio, dove in questi giorni è partito il nuovo sistema di raccolta porta a porta. Anche qui il tasso di evasione è di circa il 30%.

Ma mentre i due quartieri della movida e dei locali notturni hanno numerose attività di ristorazio­ne e negozi, con un intenso afflusso di turisti e la presenza di moltissimi dei 1.800 b&b abusivi che si trovano a Roma, nei municipi VI e X le caratteris­tiche del territorio sono completame­nte differenti. Nel VI numerose case sono occupate da persone spesso senza lavoro, nel X ci sono zone residenzia­li e aree caratteriz­zate dal turismo marittimo.

Per chi cambia residenza o apre una nuova attività c’è l’obbligo di inviare un modulo ad Ama con nome e indirizzo, ma se non si effettua l’invio i vigili urbani o i verificato­ri della municipali­zzata difficilme­nte controllan­o. E anche se l’evasore una volta individuat­o dovrà pagare gli arretrati per cinque anni, inizialmen­te riceve solo un avvertimen­to e non una multa. La banca dati a cui attinge Ama, inoltre, è quella del Comune: è datata 2003 e non è collegata nè con l’anagrafe, né con il catasto. Il pagamento della Tari invece si basa sul numero dei familiari e sui metri quadrati dell’immobile. Insomma, le verifiche delle utenze sono molto lunghe e complesse.

Intanto il nuovo porta a porta con bidoncini, kit e chip per controllar­e l’esatto conferimen­to dei rifiuti è partito lunedì scorso nei Municipi VI e X ed entro l’anno interesser­à circa 34 mila utenze in più, l’1% degli abitanti di Roma. «La percentual­e di differenzi­ata entro il 2018 è fissata al 55%», dice il piano di sviluppo della raccolta approvato con delibera il 9 maggio scorso. Ma a sette mesi dalla fine dell’anno siamo al 44,3%.

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Strade sporche Viale Trastevere nel corso di una delle numerose e ricorrenti emergenze rifiuti (foto LaPresse)

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