Attacco di Brambilla alla sindaca. Protocollo d’intesa Comune-Coldiretti
Dopo le pecore, le mucche. L’ira degli animalisti: «Sfruttamento per nascondere l’incapacità»
Dopo l’ esperimento delle pecore taglia erba nei parchi, la Capitale è pronta a utilizzare anche le mucche per inserirle nella task force di quadrupedi pronti a sostituire giardinieri e mezzi meccanici. Lo ha annunciato ancora una volt l’assessore all’Ambiente Pinuccia Montanari in un’intervista a «InBlu Radio», il network delle radio della Cei. «L’idea di utilizzare le pecore per tagliare l’erba - ha ricordato la Montanari - la stiamo già sperimentando nel parco della Caffarella. Un’attività che funziona molto bene e dove le pecore falciano un’area vasta. Per questo vogliamo estendere l’esperimento in altre zone molto estese considerando che Roma è uno dei territori più vasti d’Europa con 44 milioni di metri quadrati di verde da gestire. Il Comune - ha sottolineato Montanari - ha già le pecore di proprietà, possiede due aziende agricole a Tenuta del Cavaliere e a Castel di Guido. In queste aziende abbiamo anche alcune mucche che potrebbero essere utilizzate quando l’erba è particolarmente alta».
E’ stato forse quest’ulteriore «arruolamento» di bestie che ha scatenato l’attacco del presidente del Movimento animalista Michela Vittoria Brambilla, che accusa la giunta pentastellata di «prendere in giro i cittadini e inaugurare un nuovo genere di sfruttamento degli animali, sommamente politico: quello attuato per nascondere l’incapacità amministrativa».
Intanto la Coldiretti fa sul serio e ieri mattina era già in Campidoglio a parlare di protocollo d’intesa: «Abbiamo approfittato per riposizionare il fondo agricolo all’interno di una grande città — spiega Davide Granieri, presidente di Coldiretti Lazio — stiamo lavorando all’utilizzo di animali e mezzi agricoli per un piano anti erbacce che dovrebbe subito partire a a Villa Borghese, Villa Torlonia e nei quartieri di Spinaceto e Laurentino. Ci sarà un giro di bozze e contiamo entro una settimana di firmare l’accordo».