Raid Casamonica «Roma reagisce alla criminalità»
«A Roma c’è un’attività molto importante di procura e magistratura nel contrasto alla criminalità. Questo ha consentito anche di procedere all’arresto di membri di famiglie criminali romane. Il dato positivo è che negli ultimi tempi la città sembra aver accresciuto la propria sensibilità e sembra esserci una reazione nei confronti di questi atteggiamenti criminali. È come se i romani concepissero episodi di criminalità mafiosa come appartenenti ad altre popolazioni ma non alla loro. Come se i cittadini di Roma non li volessero più vedere». Così il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho, a margine della presentazione in Rai della «Settimana della Legalità» a proposito dei recenti arresti di membri del clan Casamonica avvenuti dopo le aggressioni al Roxy Bar alla Romanina.
In questo un ruolo determinante, secondo de Raho, è stato dei mezzi di informazione: «Far comprendere come queste organizzazioni subdolamente prendono il controllo del territorio è il primo compito dei media. Il cittadino deve contrastare l’illegalità al pari delle forze di polizia e della magistratura. L’episodio dei Casamonica al Roxy Bar - ha sottolineato ancora il procuratore nazionale antimafia - è stato affrontato dalla magistratura prima ancora che intervenissero le televisioni. Tant’è vero - ha aggiunto - che c’era un’indagine, una denuncia e un intervento degli organismi di polizia giudiziaria».