Roma, Radja e Perotti fuori dal Mondiale
La stagione della Roma è finita, rompete le righe fino al 5 luglio per il ritiro a Trigoria. Ma non per tutti. Quattro giallorossi saranno infatti impegnati nei Mondiali di Russia 2018: Alisson (Brasile), Fazio (Argentina), Kolarov (Serbia) e quasi sicuramente Skorupski (Polonia). Però potevano essere di più e soprattutto due mancate convocazioni sono state dei colpi bassi per chi ha dovuto subirle: Radja Nainggolan e Diego Perotti. A 30 e 29 anni era quasi sicuramente la loro ultima possibilità di giocare un Mondiale.
Il Ninja paga i rapporti pessimi con il c.t. Martinez: «Oggi, a malincuore, termina la mia carriera internazionale. Ho sempre fatto di tutto per poter rappresentare la mia nazione. Essere se stessi a volte può dare fastidio, da oggi sarò il primo tifoso». Chiaro il riferimento al «carattere» di Nainggolan, non sopportato da Martinez, che però non ha avuto il coraggio di dirlo apertamente: «Sappiamo che Radja è un top player. La ragione dell’esclusione è semplice ed è tattica: negli ultimi due anni il Belgio ha giocato con un determinato modulo e c’erano altri giocatori nel suo ruolo. Il mio unico compito è creare una squadra vincente».
La scelta non è stata condivisa dai tifosi, che hanno riempito i social di critiche al c.t. e incoraggiamenti al giocatore. Su change.org, la più grande piattaforma online per le petizioni, è stata inaugurata una raccolta di firme per convincere Martinez a cambiare idea. Fino ad ora sono state raccolte quasi 10mila firme.
Perotti, che ha chiuso il campionato in calo anche per colpa degli infortuni, è stato sacrificato a un paio di nomi del campionato argentino come Meza (Independiente) e Pavon (Boca).
Di Francesco, che ieri ha fatto il pieno di premi, dovrà recuperare i due anche psicologicamente. Li avrà dall’inizio del ritiro, a meno che non entrino in giri di mercato: «Credo che più che andare in giro a cercare nuovi giocatori ha detto - bisogna cercare di tenersi i propri, facendogli sentire ancora di più il senso di appartenenza nei confronti della Roma».
Il d.s. Monchi ha scherzato sul tormentone del mercato: «Alisson? Esce perché ritorno io a fare il portiere. Questa è l’unica possibilità, perciò è più normale che resti lui. Con Florenzi siamo pronti per parlare: abbiamo deciso di farlo a fine campionato e così sarà. Un rinnovo per Di Francesco? Il mister sa quello che penso: dobbiamo lavorare ancora molto tempo insieme».