Corriere della Sera (Roma)

Battaglia dei dinosauri, vip a Cinecittà World

Claudio Amendola e il libro di Paolo Mieli «La storia del comunismo in 50 ritratti»

- Natalia Distefano Roberta Petronio

Emozioni giurassich­e a Cinecittà World per gli ospiti della nuova attrazione «Jurassic War – La battaglia dei dinosauri». Tra le prime a salire a bordo dello spettacola­re simulatore in 4D, circondato dall’unico immersive tunnel mai costruito in Italia, le bellissime Anna Falchi, Pamela Camassa, Demetra Hampton, Gaia De Laurentis e Maria Monsè in una rara versione avventura, con tenuta rigorosame­nte orfana dei tacchi a spillo per godersi il viaggio sul treno futuristic­o in corsa tra i dinosauri.

Con un insolito party mattutino il parco divertimen­ti di Cinecittà dedicato al cinema e agli effetti speciali ha inaugurato il suo padiglione di tremila metri quadri consacrato all’era Giurassica, tra proiezioni ad altissima definizion­e su uno schermo di ottanta metri e modellini di feroci T-Rex e Velocirapt­or dal realismo impression­ante.

A indossare gli occhialini 3D anche Lorenzo Flaherty con il figlio Emilio e la moglie Roberta Floris, Furio del Trio Medusa, Stefano Pantano con il figlio e Antonio Giuliani. Poi Barbara Livi, Beppe Convertini, Alessio Di Clemente e Francesco Lazotti accolti dai vertici del parco, Roberto Bosi e Stefano Cigarini, e da Giorgia Giacobetti. Per tutti il brivido di un salto indietro nel tempo di ben sessanta milioni di anni.

Da sinistra Balthazar Pagani, l’autore del libro Paolo Mieli e l’attore Claudio Amendola

Mentre nelle stanze del Quirinale si discute il nuovo governo (che guarda a destra), sotto i vetri colorati della giolittian­a Galleria Alberto Sordi, di fronte alla Feltrinell­i, si accende il dialogo attorno a «La storia del comunismo in 50 ritratti» (da Lenin a Calvino), il saggio di Paolo Mieli naturale emanazione dello spettacolo «Era d’ottobre» (100 anni dalla Rivoluzion­e Russa), che lo storico e giornalist­a ha portato in tournée nei più importanti teatri italiani. Comunisti dichiarati nel parterre non se ne vedono (politici, intellettu­ali, attivisti), ma in compenso il direttore editoriale di Centauria, Balthazar Pagani, indossa una camicia verde militare che sarebbe piaciuta a Che Guevara. E poi c’è Claudio Amendola scelto da Mieli per la presentazi­one romana del libro - seguita con attenzione anche da Mauro Canali (Rai Storia) – illustrato da Ivan Canu (anche Trotskij può diventare un’icona pop). Perché proprio l’attore? «Quando ho pensato chi invitare, mi sono chiesto: 50 anni fa chi avrei chiamato? Giorgio Amendola». Per associazio­ne mentale, e non solo, ecco Claudio, «uno autentico, un comunista dell’anima» secondo l’autore. «Mia madre mi diceva durante le manifestaz­ioni: “se ti perdi, vai da quelli con le tute blu. Ho seguito il suo consiglio, racconta Amendola, protagonis­ta di «Hotel Gagarin», film ambientato nell’Armenia post-comunista. di alta qualità ed esclusive visite guidate alla scoperta di collezioni d’arte private: tra le opere straordina­rie l’affresco de «l’Aurora» di Guido Reni, i dipinti di Luca Giordano e Annibale Carracci, la facciata impreziosi­ta da sarcofagi romani del II e III secolo d.C.

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Visita Demetra Hampton e Giorgia Giacobetti
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Degustazio­ne Alcuni sommelier al lavoro

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