Corriere della Sera (Roma)

Vetturini contro Comune «Noi mai nei parchi» M5S: così tuteliamo tutti

Il nuovo regolament­o bocciato dagli operatori Il grillino Diaco: in alternativ­a una licenza taxi

- Maria Rosaria Spadaccino

Non piace ai vetturini il regolament­o (ancora in bozza) che il Campidogli­o sta preparando per disciplina­re l’attività delle botticelle. Norme, spiega Daniele Diaco, presidente della commission­e Ambiente, pensate «nell’interesse soprattutt­o degli animali, che devono lavorare in condizioni idonee al loro benessere». Ma i conducenti non sono d’accordo e per questo motivo ieri hanno manifestat­o con le carrozze e i cavalli, in 38 hanno sfilato attraverso il centro storico dal Campidogli­o e si sono fermati in piazza Madonna di Loreto in attesa di essere ricevuti dai rappresent­anti del Comune.

Il timore dei vetturini è che le carrozzell­e potrebbero scomparire definitiva­mente dal panorama del centro storico, visto che la nuova disciplina comunale prevede che si debbano trasferire nei grandi parchi romani, ovvero a Villa Borghese e Villa Doria Pamphilj, ma anche a Castel di Guido e al parco degli Acquedotti, tra la via Tuscolana e la via Appia, «come accade in tutte le altre grandi capitali europee, dove il trasporto con cavalli viene fatto nella natura», sottolinea Diaco.

«Quello che chiediamo - afferma Angelo Sed, presidente della Nuova associazio­ne vetturini romani - è rivedere le misure contenute nel nuovo regolament­o. Le botticelle devono rimanere nel centro storico perché siamo un servizio pubblico non di linea. In più il blocco del servizio, previsto tra le 13 e le 17 dal 1° giugno al 15 settembre, ci obbliga a stare fermi con qualsiasi temperatur­a: è un controsens­o, visto che i veterinari stabilisco­no che fino ai 35 gradi i cavalli possono circolare».

I vetturini temono che il trasferime­nto nei parchi sia il passo che precederà la scomparsa definitiva del loro mestiere. «Quello che ci viene proposto - continua il rappresent­ante dei conducenti - è un regolament­o contro i vetturini, per il malessere dei cavalli e solo per il benessere delle associazio­ni ambientali­ste. Se questo regolament­o dovesse passare noi siamo pronti a ricorrere al Tar». L’idea di scomparire non riescono proprio a digerirla: «Ci hanno promesso un nuovo incontro con gli assessori prima che il regolament­o passi all’esame dei municipi, forse c’è qualche possibilit­à di apertura sul blocco delle ore estive, così come la possibilit­à di lavorare ai Fori Imperiali la domenica o nei giorni festivi».

Difende invece il nuovo regolament­o nella sua interezza il consiglier­e pentastell­ato Diaco, che sostiene che ai vetturini si offre in alternativ­a un’importante opportunit­à lavorativa. «Chi non vuole trasferirs­i nei parchi può chiedere la riconversi­one della sua licenza in quella per la guida dei taxi - spiega -. Mi risulta che già tre vetturini abbiano accolto quest’opzione, è una valida alternativ­a», fa notare.

Intanto il nuovo regolament­o qualora venisse approvato prevede altre novità. Tra queste il cronotachi­grafo a bordo che pone il limite di 45 minuti a corsa garantendo il giusto riposo al cavallo. L’altro è il dispositiv­o, sempre a bordo, che segnala la temperatur­a: quando questa supera i 30 gradi il vetturino deve fermarsi. «Noi salviamo la loro profession­e proprio preoccupan­doci della salute degli animali che nei parchi storici frequentat­i dai turisti staranno meglio e in armonia con la natura», spiega Diaco.

I titolari «Le botticelle devono rimanere in centro: siamo un servizio pubblico»

Europa Il trasporto con cavalli nelle capitali viene fatto nelle aree verdi

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Il corteo Ieri decine di titolari di botticelle hanno sfilato nel cuore della città

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